Ad annunciarlo è lo stesso presidente. Adesso Putin ha una nuova arma da sfoggiare in Ucraina e contro l’Occidente
Gli anni della pace alle porte dell’Europa sembrano essere ormai lontani. Mentre in Medio Oriente riprendono senza sosta le esplosioni delle bombe e dei razzi nella Striscia di Gaza e in Israele, la guerra in Ucraina aumenta di intensità.
A far intravedere un nuovo orizzonte di sangue e distruzione è stato lo stesso Vladimir Putin. Il presidente russo ha infatti annunciato al mondo quali saranno le sue prossime mosse in termini bellici ed è pronto a sfoggiare la sua nuova arma: i Kinzhal.
Un nome che fa paura
Vladimir Putin ha annunciato che i missili Kinzhal sono entrati nella fase di test operativo e presto saranno adoperati in battaglia. Per l’intelligence britannica si tratta di una mera comunicazione strategica, ma di certo le parole “dello zar” non mirano alla distensione con l’Ucraina, ne tantomeno con l’Occidente. La Russia ha infatti annunciato “la nuova arma” a seguito del rafforzamento marittimo americano nell’Est del Mediterraneo. Una atteggiamento di sfida da entrambe le parti dunque, ma che vede Putin mostrare i muscoli. Sul Mar Nero orientale inizieranno a volare i Mig-311 armati con Kh-72M2, ovvero potenti missili balistici lanciati dagli aerei.
Il Kinzhal è un missile supersonico facilmente manovrabile che ha la capacità di colpire bersagli ad una velocità di Mach 10 e da una distanza di 2000 km. Anche i sistemi antimissilistici più avanzati non possono intercettarli e hanno la capacità di trasportare una testata nucleare di 500 kilotoni. un’arma micidiale. Si tratta di un’arma sviluppata appositamente per colpire gli incrociatori – di cui attualmente il Mediterraneo dell’est è pieno, in particolare battenti bandiera americana – ma viene usato anche per altri obiettivi militari. La sua velocità di 12.000 chilometri orari lo rende imprendibile, oltre ad essere un vero e proprio asso nella manica dell’esercito russo.
L’annuncio di Putin si inserisce in un momento in cui il confitto in Ucraina è particolarmente acceso e l’esercito russo sta contendo con fatica – seppur con successo – la controffensiva di Kiev. Inoltre, gli Stati Uniti hanno deciso di potenziare la propria presenza sul Mediterraneo per via del conflitto israelo-palestinese, rendendo comunque vulnerabili da Sud le difese russe in Crimea. Intanto il portavoce dalle difesa aerea ucraina ha mostrato come il sistema antimissilistico adottato da Kiev non riesca ancora a coprire tutte le aree dai possibili attacchi missilistici, chiedendo un maggior supporto agli alleati occidentali.