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Putin ha fretta ed i prossimi 30 giorni potrebbero essere terribili

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Paolo Zignani

Gli Stati Uniti non hanno ancora approvato gli ulteriori aiuti militari, mentre l’esercito di Kiev appare molto ridimensionato dalle perdite.

Fonti ucraine sostengono che la Russia ha schierato 10mila soldati a Bakmut. Potrebbe essere l’inizio della controffensiva russa, con l’intenzione di riprendersi il villaggio di Robotyne e avanzare su Avdiyivka, Maryinka, Shakhtarske e Zaporizhzhia. E dato che gli Stati Uniti si stanno disimpegnando dalla guerra, a causa della durezza dell’opposizione repubblicana, la Russia potrebbe incontrare minori difficoltà.

Putin ha fretta ed i prossimi 30 giorni potrebbero essere terribili
Soldato ucraino in un cannone semovente nella zona di Donetsk – lintellettualedissidente.it Ansafoto

D’altra parte l’Ucraina con le sole forze proprie non è assolutamente in grado di difendersi. E nemmeno con l’aiuto della Nato, e con notevole sacrificio economico degli alleati occidentali, Kiev è sinora riuscita a ribaltare la situazione iniziale. Nel febbraio dell’anno scorso, la Russia intendeva compiere una guerra lampo, per conquistare rapidamente Kiev e sostituire il presidente Zelensky e il suo governo con persone gradite.

La Russia potrebbe iniziare la vera controffensiva

L’operazione non è riuscita con la rapidità necessaria, pur avendo occupato diverse province, così Zelensky ha ottenuto in tempo le armi occidentali per resistere. La controffensiva ucraina tanto annunciata non è però mai riuscita, per l’evidente sproporzione che c’è tra i due eserciti. Numero di soldati, esperienza e abilità nel combattimento favoriscono la Russia, più armata. E il Paese occupato stenta ad arruolare nuovi soldati, dopo le pesanti perdite subite.

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Putin ha incontrato i capi militari impegnati in Ucraina – lintellettualedissidente.it Ansafoto

L’Ucraina dall’inizio di quest’anno ha riconquistato verso Sud, secondo la stima del New York Times, 227 chilometri quadrati, mentre la Russia avanzava ancora di più verso Est, di 320 chilometri quadrati. Ora torna sul campo di battaglia la milizia Wagner, segnalata a Bakhmut, sotto il comando di Andrei Troshev, nominato dallo stesso Putin.

La forza ucraina si sta indebolendo gravemente

E’ tuttavia in arrivo il generale inverno, fatidico e storicamente favorevole alla Russia, tanto più ora, che l’Ucraina ha meno uomini e meno armi. Tra un mese il fango renderà molto gravoso avanzare. Non ci sarebbe da meravigliarsi, quindi, se l’esercito di Mosca cercasse di conquistare più territorio possibile, completando e mettendo in sicurezza la conquista del Donbass. L’obiettivo principale potrebbe essere ormai questo.

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Zelensky ha salutato le truppe schierate a Kupyansk – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Solo questo, si può dire, rispetto all’ambizione di riprendersi tutta l’Ucraina, che Vladimir Putin considera originariamente russa. Il Donbass nel 2005 aveva 5 milioni di abitanti, per il 40% russofoni. E’ una regione dotata di industria pesante e chimica, con cave e varie miniere, in particolare il bacino carbonifero del fiume Donec, che è il più grande d’Europa.

Se gli americani si stancano di dare aiuto

Altro motivo per accelerare le operazioni militari è l’imminenza delle elezioni presidenziali americane del 2024. La campagna elettorale sarà come sempre molto lunga, rendendo contemporaneamente difficili nuove scelte impegnative per la Casa Bianca. Joe Biden vuole sostenere l’Ucraina con ulteriori aiuti finché sarà necessario, il partito repubblicano, come buona parte dell’opinione pubblica, si oppone a tanto sacrificio.

La proposta di Biden è di ben 24 miliardi di dollari, di cui 13 in aiuti militari e 7,5 per il sostegno economico e umanitario, e fa parte di un pacchetto finanziario più grande, in tutto di 40 miliardi, che i Democratici hanno cercato di far approvare. Non ci sono riusciti del tutto. Il pacchetto è stato adottato dal Congresso, ma alla condizione di scorporare gli aiuti all’Ucraina. Il Senato potrà votare la proposta presidenziale fra 45 giorni, per decidere di reinserire gli aiuti militari. Nello stesso tempo, però, la Casa Bianca si aspetta da Zelensky un chiaro impegno per abbattere la corruzione diffusa, che rende molto difficile l’invio di risorse.

Ce ne sarebbe bisogno, dato che un alto funzionario dell’Onu ha confermato che le munizioni stanno finendo. Per Putin, che si è detto pronto a ricandidarsi nelle elezioni russe del 2024, è forse il momento più favorevole.

 

 

 

 

 

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