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Pochi ostaggi possono essere salvati

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Gianluca Merla

I bombardamenti israeliani su Gaza continuano senza sosta e ora emerge la consapevolezza che solo pochi ostaggi possono essere salvati

Ancora un altro giorno di pesanti bombardamenti da parte dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. A seguito degli attacchi vergognosi del 7 ottobre, Israele è decisa a sconfiggere Hamas.

Non tutti gli ostaggi possono essere salvati
Continuano le tensioni in Medio Oriente: che fine faranno gli ostaggi? (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Tuttavia, tra l’opinione pubblica Occidentale e israeliana la priorità resta comunque quella di liberare i ragazzi e le ragazze – oltre ad alcuni bambini e anziani – rapiti durante il raid palestinese. Ma intanto emerge sempre di più la consapevolezza che solo pochi ostaggi possono essere salvati, soprattutto se le truppe israeliane entreranno nella città.

Una trattativa oscena

Israele è pronta ad invadere Gaza, o forse no. Se è un dato di fatto che le forze di Tel Aviv hanno letteralmente circondato la città più grande della Striscia, una marcia per la sua conquista non è un elemento affatto scontato. Da giorni infatti si cerca di capire quale possa essere davvero il miglior modo per affrontare questo confitto da parte di Israele, ma analisti ed esperti non vedono alternative all’invasione, se l’obiettivo di Netanhyau resta quello di distruggere Hamas.

Non tutti gli ostaggi possono essere salvati
Ci sarebbero in corso trattative, ma solo per pochi (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Sradicare l’organizzazione terroristica è infatti impossibile senza invadere da terra la Striscia di Gaza. Tuttavia questo vorrebbe dire un bagno di sangue, non solo per i civili palestinesi e per i miliziani di Hamas, ma anche per i soldati e gli ostaggi nelle mani dei terroristi. Sarebbero più di cento e circa 20 di loro, secondo quanto riportato dalle autorità palestinesi, sarebbero morti nelle ultime ore a causa dei bombardamenti israeliani. Dunque invadere per via terra la Striscia di Gaza si tradurrebbe in un massacro e solo alcuni ostaggi sarebbero salvati. Resta poi da capire che cosa fare dopo la conquista – molto probabile visto la differenza delle forze in campo – di Gaza. Governarla è impossibile e servirebbe solo ad attirare l’ira dell’Iran, degli Hezbollah del mondo arabo. Dunque, se si vuole evitare un massacro, la via più percorribile sarebbe quella diplomatica.

Ma Israele, dopo gli episodi di estrema violenza subiti sul proprio territorio non ha alcuna voglia di mediare. Le uniche trattative, rivelano gli esperti, si starebbero muovendo sulla linea della liberazione degli ostaggi e dei cittadini intrappolati nella Striscia di Gaza, ma solo quelli con doppio passaporto (e quindi stranieri). Una trattativa oscena che dimostra come dei civili palestinesi, sia da parte di Hamas che da parte dei Paesi Arabi e Occidentali, interessi ben poco.

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