La polemica ha coinvolto anche il governo del Regno Unito, che ha accusato laa Bbc di non voler chiamare “terroristi” i miliziani di Hamas
A volte le parole possono dire tanto, o non dire nulla. Chi lavora nel mondo del giornalismo lo sa bene e il potere delle parole è stato da sempre un tema dibattuto.
Nelle ultime ore l’utilizzo di una “corretta” terminologia associata a fatti di cronaca e geopolitica è diventata predominante nel dibattito pubblico e politica britannico. Sul banco degli imputati è finita questa volta la storica emittente nazionale Bbc, accusata – anche dal governo – di non voler bollare come “terroristi” le milizie di Hamas.
La Bbc non chiama Hamas “terroristi”
La celebre emittente britannica è finita nell’occhio del ciclone dopo aver deliberatamente fatto una precisa scelta editoriale: non userà il termine “terroristi” in riferimento alle milizie di Hamas. Una scelta che, però, in molti non hanno condiviso e che è finita nel mirino dell’attuale governo guidato dal Primo ministro Sunak. Il primo ad “insorgere” è stato il ministro della Difesa Grant Shapps, il quale ha giudicato “al limite del vergognoso” la scelta della Bbc. “Non si tratta di combattenti per la libertà – ha affermato Shapps – sono terroristi”.
Una scelta non di campo quella della Bbc, che ha deciso di restare in una posizione più imparziale possibile – come d’altronde è sempre stato per la storica emittente – evitando parole caratterizzanti. Le linee guida della Bbc, infatti, impongono ai propri redattori e giornalisti un approccio parziale. I dipendenti sono quindi invitati ad attuare un impiego prudente del termine “terrorismo”, anche se associato ai violenti e condannabili azioni di Hamas nei confronti della popolazione di Israele. “Non dovremmo utilizzare il termine ‘terrorista’ senza una giusta attribuzione – si legge nel documento disponibile online – in quanto sarebbe un ostacolo alla comprensione del testo”. Ragion per cui viene consigliato l’uso di parole come “attentatore”, “militante”, “individuo armato”, ecc.
Secondo gli esponenti del governo che criticano questa scelta, la linea editoriale della Bbc andrebbe in netto contrasto con la legge britannica. Nel 2000, infatti, è stato approvato il Terrorism Act in cui viene espressamente citata una definizione di terrorista. L’atto di terrorismo, si legge nel documento, è tale quando viene perseguito con uno scopo di promuovere violentemente una causa religiosa, razziale, politica o ideologica. Inoltre, il governo inglese ha inserito nel 2001 l’organizzazione di Hamas all’interno dell’elenco delle organizzazioni terroristiche. Secondo la Bbc, definire qualcuno come un terrorista vuol dire schierarsi. Lo storico reporter dell’emittente, John Simpson, ha affermato che utilizzare questo termine significherebbe “smettere di trattare la situazione con la dovuta imparzialità”. Parole che, ad ogni modo, non convincono totalmente il governo inglese, soprattutto alla luce dei recenti massacri sulla popolazione civile – tra cui molti bambini israeliani – proprio da parte di Hamas.