Un viaggio disperato per conquistare finalmente la libertà e raggiungere un porto sicuro: il pericolosissimo escamotage di quattro nigeriani.
L’Europa viene percepita oltreconfine come la luce infondo al tunnel, il luogo dove è possibile conquistare la pace e la libertà. Il desiderio di costruire un futuro, lontani dalla guerra e dalla violenza, ma anche dalla pestilenza e dalle estreme difficoltà economiche. Quattro nigeriani, sopravvissuti ad una grave condizione di povertà e sottomessi da un Governo indifferente, hanno tentato di studiare un escamotage per poter raggiungere di nascosto il nostro continente. Si sono incontrati in prossimità del porto, dove hanno notato una nave cargo internazionale. Dopodiché hanno messo in atto un folle piano di fuga.
I quattro uomini hanno provveduto a racimolare cibo e acqua, dopodiché si sono addentrati in un piccolo spazio sopra il timone, nascondendosi dall’equipaggio a bordo. Reggendosi a delle corde, legate intorno alla vita, hanno resistito al vento e al freddo per quattordici giorni. Convinti che la nave fosse diretta in Europa, hanno calcolato un quantità di viveri utile per sopravvivere una decina di giorni. Peccato che la cargo fosse in realtà destinata al Brasile e questo ha richiesto quattro giorni di viaggio in più. I quattro nigeriani hanno raggiunto il porto di Vitoria distrutti ed affamati.
Vogliono raggiungere l’Europa, ma finiscono in Brasile: il folle viaggio dei migranti nigeriani
Uno di loro si è imbarcato perché stufo di un’esistenza priva di diritti e pace, il secondo ha scelto di raggiungere l’Europa in seguito alla pestilenza che ha colpito la sua coltivazione di arachidi e palme da olio. Il caldo, che ha distrutto il raccolto, ha costretto il contadino ad una condizione di povertà estrema. I quattro nigeriani si sono dunque legati sopra il timone di una cargo, senza prendere sonno per quattordici giorni, per paura di finire inavvertitamente in mare. Una volta attraccati al porto di Vitoria, le autorità hanno provveduto a recuperarli, rifornendoli di cibo ed acqua.
I quattro nigeriani hanno chiesto al Stato sudamericano di poter usufruire dell’asilo politico. Un caso molto simile è avvenuto nel novembre del 2022, quando un gruppo di tre migranti venne ritrovato sulla pala del timone di una petroliera. I tre subsahariani raggiunsero così il porto di Las Palmas a Gran Canaria. Sono stati ricoverati in ospedale per un principio di disidratazione, dopodiché sono stati dimessi una volta accertate le condizioni di salute stabili. Hanno viaggiato a pochi metri dall’acqua per undici giorni, rischiando di morire travolti dalla potenza del mare.