Un documento mostra quelle che potrebbero essere le reali intenzioni di Israele: mandare via tutti i cittadini da Gaza
Quale futuro per Gaza? È questa la domanda che moltissimi analisti ed esperti di geopolitica si stanno facendo in questi giorni.
A seguito dello scoppio della guerra Tra Israele e Gaza, i carri armati israeliani hanno circondato il confine con la Striscia e si stanno preparando all’invasione. Tuttavia, in molti si stanno chiedendo che cosa succederebbe in caso di presa della città e gestione della popolazione. Un documento fino ad ora rimasto segreti rivelerebbe quelle che sembrano essere le idee di Israele.
Cosa vuole fare Israele della popolazione di Gaza
Gli attacchi sulla Striscia di Gaza da parte di Israele sono iniziati poche ore dopo gli attentati terroristici da parte dei miliziani di Hamas. Quella mattina del 7 ottobre, infatti, ogni possibile relazione non bellicosa tra Israele e le organizzazioni palestinesi sono state compromesse, scatenando l’ira di Israele. L’esercito di Tel Aviv ha quindi deciso di iniziare la sua invasione con l’intenzione di prendere Gaza City e vendicarsi in qualche modo degli attacchi, liberando gli ostaggi e distruggendo Hamas.
Tuttavia, sono in molti a chiedersi che cosa farà Israele dopo che avrà preso Gaza (condizione molto probabile vista la disparità delle forze in campo). Ma a fornire delle risposte a questi dubbi ci ha pensato Mekomit, una rivista israeliana che ha pubblicato un documento prodotto dal ministero dell’intelligence israeliano. Nel documento vengono mostrate tre alternative che affrontano il tema del futuro dei civili di Gaza. Si tratta di un documento, secondo quanto riportato da Mekomit, prodotto il 13 ottobre e su cui vengono analizzati alcuni scenari possibili. Nel primo scenario viene contemplata la possibilità che la popolazione resti a Gaza, mentre subentri un nuovo governo guidato dall’Autorità Palestinese. Nella seconda ipotesi – chiamata “Alternativa B – la popolazione dovrebbe restare a Gaza, con un auspicato dominio arabo locale. Nella terza e ultima ipotesi la popolazione sarebbe evacuata e spinta verso il Sinai.
È la terza l’opzione che viene preferita da numerosi analisti ed esperti. In questo caso Israele evacuerebbe totalmente la città più grande della Striscia, andando poi a creare un’ulteriore zona cuscinetto tra il confine che separa la Striscia di Gaza con Israele. Tuttavia, rappresenta comunque un’alternativa difficile da attuare, in quanto significherebbe spostare più di 2 milioni di civili (probabilmente con l’uso della forza).