Il loro destino continua ad essere appeso ad filo il destino degli ostaggi in Israele: per loro sono ore terribili
Si moltiplicano gli appelli per avere una loro liberazione, ma fino ad ora nessuno – almeno ufficialmente – ha chiesto un riscatto per la loro scarcerazione.
Intanto continuano gli scontri a fuoco all’interno del territorio israeliano, dove l’esercito di Tel-A Viv sta cercando di riconquistare alcuni villaggi occupati da Hamas. Ma la sorte di moltissime delle persone catturate dai miliziani durante l’attacco preoccupa non poco le famiglie e le autorità.
Sono ore terribili per gli ostaggi in Israele
In queste ore le foto dei ragazzi e delle ragazze catturate dai miliziani di Hamas durante il raid avvenuto sabato mattina stanno facendo il giro del mondo. Le forze palestinesi avrebbero infatti fatto sapere di aver catturato circa 100 cittadini israeliani, anche se il numero potrebbe essere molto più grande. Tra questi soldati e alti ufficiali dell’esercito, ma anche tanti, tantissimi giovani che erano riuniti in un rave nel deserto israeliano. In questo momento le fonti parlano di circa 750 dispersi e c’è ancora molta confusione tra le notizie ufficiali e quelle che rimbalzano dalle fonti di Hamas.
In questo momento però la sorte dei prigionieri è un mistero. A peggiorare la situazione sono le numerose proteste dei parenti dei dispersi, i quali denunciano di essere stati abbandonati dalle autorità, mentre si moltiplicano le richieste d’aiuto sui social e in tv. Le immagini delle ragazze e dei ragazzi rapiti durante i festeggiamenti nel deserto hanno fatto il giro del mondo e c’è un timore crescente anche per i tanti anziani trattenuti dai terroristi. Intanto Netanyahu deciso di nominare il generale in pensione Gal Hirsch coordinatore per dispersi e prigionieri. Sarà lui e farsi carico della questione e avrà pieni poteri per poter agire.
Nelle ultime ore si sono moltiplicati i racconti di rapimenti, abusi e violenze su persone di origini israeliane da parte di coloro che hanno compiuto il raid. Purtroppo tra le persone catturate ci sono anche alcuni bambini, prelevati dalle loro case presenti sulla striscia di Gaza. Tra le persone rapite anche una donna di 85 anni che, si vede in un video, è stata rapita da alcuni uomini e portata via non si sa dove. Ha fatto scalpore anche un video di un bambino israeliano rapito e portato a Gaza. Nelle immagini si intravede il bambino preso in giro da altri suoi coetanei palestinesi, i quali lo intimano di chiamare la mamma. È questa l’altra faccia della guerra che purtroppo riesce ad infettare anche i più piccoli.