I miliziani dell’organizzazione terroristica avrebbero fatto uso di droga durante gli attacchi e forse anche dopo
Gli attacchi delle milizie di Hamas fanno ancora terrore attraverso i racconti dei testimoni, di alcuni ostaggi liberati e delle immagini girate dalla polizia e dai media israeliani.
Azioni spietate e criminali che non hanno lasciato scampo a centinaia di civili, tra cui molti bambini. Ma che cosa provavano gli uomini della feroce organizzazione terroristica mentre compivano quegli efferati omicidi? Forse non lo sanno nemmeno loro, perché esistono molti indizi che dimostrerebbero che i miliziani avrebbero usato la droga durante gli attacchi. La paura è che la stiano usando anche ora, mentre puntano le loro armi sugli ostaggi.
Gli ostaggi sono in pericolo
La rivelazione è arrivata dalla televisione nazionale israeliana, ma in realtà non ha fatto così tanto stupore tra coloro che da anni si occupano di guerre e conflitti in Medio Oriente. Secondo Channel 12, televisione ed emittente israeliana, gli attacchi di sabato 7 ottobre sarebbero stati compiuti anche da miliziani che erano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In particolare, sostengono gli esperti che hanno effettuato le indagini, molti miliziani di Hamas erano sotto l’effetto di una droga sintetica conosciuta come Captagon. Potrebbe infatti essere stata questa droga – ma questo è ancora da confermare – ad aver provocato una violenza tale da spingere i terroristi ad uccidere civili inermi.
Secondo il racconto fornito dalla televisione israeliana, i miliziani di Hamas non sarebbero nuovi all’utilizzo di questa particolare sostanza sintetica. Si tratta della cosiddetta “droga dell’Isis“, oppure “cocaina dei poveri”. Questa droga è uno stupefacente che viene prodotto soprattutto in Libano e in Siria, Paesi confinanti con Israele e particolarmente vicini – soprattutto politicamente – alla Striscia di Gaza e all’organizzazione Hamas. La televisione israeliana ha inoltre rivelato che numerose pillole dei quella sostanza erano state trovate nelle tasche di alcuni miliziani di Hamas uccisi o catturati dalle truppe israeliane.
Si tratta, come abbiamo detto, di una sostanza stupefacente particolarmente potente ed efficace. “Grazie” alla sua capacità inibitoria permette a chi la assume di non provare paura e nessuna compassione, rimanendo indifferenti a qualsiasi tipologia di omicidio. Si tratta poi di una sostanza in grado di togliere l’appetito e di aumentare molto l’attenzione. Viene chiamata “droga dell’Isis” perché veniva utilizzato soprattutto dai loro membri per poter eseguire attentati terroristici e combattere la paura. Non è una droga nuova e la sua diffusione nella regione mediorientale risale al 2006, in occasione della Seconda Guerra del Libano.