Alcuni rappresentati dell’organizzazione terroristica sono volati a Mosca per parlare con la Russia. Dura la reazione di Israele
Continuano le tensioni sul fronte Mediorientale con le forze in campo che si danno battaglia e la diplomazia che inizia a delineare nuove alleanze.
Nelle scorse ore, infatti, alcuni rappresentanti di Hamas sono volati a Mosca per incontrare una delegazione russa. Secondo fonti ufficiali si sarebbe parlato del confitto israelo-palestinese, ma anche della questione degli ostaggi e degli sfollati nella Striscia di Gaza. Intanto Israele condanna la scelta delle Russia, sempre più lontana diplomaticamente.
I terroristi di Hamas a colloquio a Mosca
Una delegazione dell’organizzazione Hamas ha incontrato nelle scorse ore alcuni rappresentanti del Cremlino. A riferirlo è stata Maria Zakharova, il portavoce del ministero degli Esteri russo. Secondo alcune indiscrezioni, nel gruppo di rappresentanti palestinesi ci sarebbe anche Abu Marzouk, considerato il numero due di Hamas e il vice-presidente politico della formazione. Durante il colloquio si sarebbe discusso del conflitto in corso tra Israele e Hamas, ma anche degli ostaggi e della loro liberazione. Inoltre, i rappresentanti del governo di Mosca hanno chiesto informazioni relative all’evacuazione dei cittadini russi che attualmente si trovano all’interno della Striscia di Gaza.
Un incontro che non è stato per nulla gradito da Israele, che con la Russia intrattiene rapporti diplomatici contrastanti di “amore e odio”. A commentare la decisione del governo di Mosca di ospitare e incontrare i rappresentanti di Hamas è stato Lior Haiat, portavoce del ministero degli Esteri israeliano. Su X Haiat ha espressamente condannato “l’invito dei terroristi di Hamas a Mosca”. Nel post Hamas viene identificata come “un’organizzazione terroristica peggiore dell’Isis”. Infine, non sono state usate parole di distensione con la Russia: “Si tratta di un atto di sostegno al terrorismo – ha scritto Haiat – che legittima le atrocità commesse dai terroristi di Hamas l’8 ottobre in Israele”. Il portavoce ha poi concluso chiedendo al governo russo di espellere in maniera immediata “i terroristi di Hamas”.
Una situazione diplomatica, quella tra Israele e Russia, che diventa sempre più grave dopo gli attacchi dei miliziani di Hamas ai Kubbutz a Sud del territorio israeliano. Oltre al ruolo dell’Iran – dato praticamente per scontato – si sospetta anche una partecipazione dei mercenari russi della Wagner alle fasi di preparazione dei miliziani di Hamas prima dell’invasione in Israele. I rapporti con la Russia, infatti, sono sempre più tesi e ci sono state già delle dichiarazioni pubbliche di alcuni membri del partito al governo israeliano che condannano la partecipazione della Russia alle azioni di Hamas.