Il conflitto potrebbe costar caro non solo ai civili palestinesi e ad Hamas, ma anche ad Israele e all’Occidente
Quella che si sta manifestando lungo tutta la Striscia di Gaza è senza dubbio una vera e propria crisi umanitaria senza precedenti.
In pochi giorni, infatti, le vittime palestinesi hanno superato quelle di un intero anno di conflitto, mentre i morti israeliani non sono mai stati così tanti. Una situazione pronta ad esplodere, con Gaza ormai a corto di elettricità e Biden che, adesso, ha paura per come potrebbero andare le cose.
Troppe incognite
Nelle ultime ore Israele ha raggiunto il numero di 6.000 razzi lanciati dall’inizio del conflitto con Hamas, a seguito dell’attacco di sabato 7 ottobre. Una pioggia di fuoco che ha provocato migliaia di morti, sia tra i civili che tra i miliziani di Hamas. Ma intanto cresce il timore per la possibilità che Israele decida di entrare con i carri armati a Gaza. Una soluzione estrema che provocherebbe migliaia di morti su entrambi i fronti e che ora spaventa anche Biden.
Il Presidente degli Stati Uniti sarebbe infatti preoccupato per quelle che potrebbero essere gli sviluppi politici di una possibile invasione di Israele. Come è noto Hamas è supportato dai terroristi islamici, dagli Hezbollah e dall’Iran. Proprio nei confronti di quest’ultima si sono rivolte le parole di Biden, il quale ha invitato Teheran a non contribuire all’escalation militare. Ma il Presidente degli Stati Uniti ha invitato anche Israele a non esagerare, affermando senza mezzi termini che un’invasione di terra a Gaza non sarebbe una buona idea. La diplomazia sembra aver fallito, ma non è escluso che queste affermazioni pubbliche siano anche una tentativo di mediare e cercare un compromesso. Biden ha infatti ribadito come l’obiettivo di Israele dovrebbe essere quello di annientare Hamas, senza però prendersela con i civili.
Non si è fatta attendere la risposta da Tel Aviv. Netanhyau ha infatti affermato che l’intenzione dell’esercito israeliano non è quella di invadere la Striscia di Gaza e conquistarla, ma di distruggere Hamas. Intanto il segretario di Stato americano Tony Blinken è al lavoro e si è confrontato con i vari leader arabi chiamati interessati da queste ultime tensioni. Grazie all’intesa tra Usa ed Egitto, infatti, sarebbe arrivato l’accordo per l’apertura del valico di Rafah, in modo da permettere ai cittadini stranieri di lasciare la Striscia. Non è chiaro però per quanto tempo il passaggio resterà aperto, così come non si conosce la sorte dei migliaia di cittadini palestinesi in esodo da Gaza.