Netanyahu nega gli aiuti a Gaza, il Capo di Stato israeliano esprime la sua soddisfazione in merito ai risultati militari ottenuti.
Il Capo di Stato israeliano ha comunicato la sua soddisfazione in merito all’avanzata militare in prossimità di Gaza City. Nel frattempo gli Stati Uniti hanno richiesto una tregua umanitaria, in modo che i civili possano ricevere assistenza e soccorso. Oggi, venerdì 3 novembre, il segretario di stato americano Blinken raggiungerà Israele per discutere di un cessate il fuoco temporaneo. Nel frattempo i miliziani di Hamas minacciano: “Sarà la maledizione di Israele”.
E mentre Netanyahu si prepara ad accogliere il capo del Dos, le forze nemiche rispondono alla sua dichiarata soddisfazione in merito ai risultati militari raggiunti. “I nostri combattenti emergono per combattere i soldati israeliani dove meno se lo aspettano”. I combattenti delle Brigate Qassam hanno usufruito di missili anti-corazzati, bombe lanciate tramite droni e ovviamente scontri diretti. Le dinamiche del conflitto si inaspriscono, a pagarne le conseguenze sono i civili. Il numero di vittime sale a novemila.
Netanyahu nega gli aiuti
Gli ospedali a Gaza si trovano in condizioni estreme. Da giorni infatti manca il carburante, in quanto l’esercito israeliano ha impedito ai rifornimenti di attraversare il valico di Rafah dall’Egitto. Il Capo di Stato israeliano ha negato alle strutture sanitarie, le poche ancora attive sul territorio, qualsiasi tipo di aiuto. Tale decisione nasce dalla teoria secondo cui i terroristi di Hamas sfruttino le scorte ospedaliere per integrare la propria forza militare. L’ipotesi è stata confermata nelle ultime ore: l’intelligence ha intercettato una conversazione tra uno dei comandanti nemici e il direttore dell’ospedale indonesiano costruito a Gaza.
“Siamo andati a fare il pieno dalla persona di cui mi hai parlato” – si percepisce ascoltando la registrazione. Il miliziano intima il responsabile dell’ospedale in merito alla consegna di 1000 litri di carburante, mentre il diretto interessato gli comunica di possedere una fornitura di soli 600 litri. Al termine dell’audio, di fronte allo scetticismo del direttore, il suo interlocutore gli spiega che – laddove non avesse rispettato le sue richieste – i civili si sarebbero ribellati all’attuale condizione di conflitto: “Ancora un po’ e inizieranno a spararci addosso” – incalza. Il direttore sentenzia: “Forse è la volontà di Dio”. In nome di quanto scoperto dall’intelligence israeliana, Netanyahu ha confermato la sua decisione.