Alla fine è arrivata la decisione che potrebbe cambiare molto gli equilibri internazionali. Erdogan ha deciso
Dopo mesi di trattative, passi indietro, bluff e veti, è arrivata finalmente la decisione ufficiale che annuncia novità importanti sul fronte militare per l’Europa.
La Svezia potrà entrar a far parte della Nato. Lo aveva chiesto da tempo, ma la possibilità che questo avvenisse davvero erano apparse subito molto remote. Questo per via del veto assoluto che aveva imposto la Turchia sul suo ingresso. Ma dopo mesi di trattative stavolta è arrivata l’ufficialità. Una decisione che per molti rappresenta la scelta di Erdogan di voltare le spalle a Putin.
Ma forse è un bluff
La Svezia aveva chiesto da tempo di poter entrare nell’Alleanza Atlantica alcuni mesi fa, presentando la richiesta insieme alla Finlandia. Se per Helsinki non è servito molto tempo per poter vedere accettata la sua domanda (ora la Finlandia fa parte della Nato) così non è andata per la Svezia. Fin da subito, infatti, è apparso chiaro come la Turchia si sarebbe opposta ad un possibile ingresso della Svezia nel Patto Atlantico. Il motivo era l’apertura della Svezia nei confronti dei combattenti del Pkk, le forze militari curde che hanno combattuto l’Isis fino alla sua distruzione.
Il presidente turco Recep Tayip Erdogan aveva infatti posto il suo veto. La sua richiesta era che se la Svezia smettesse di offrire protezione politica ai ribelli curdi – che in Turchia vengono considerati terroristi – e a rompere i legami tra il governo di Stoccolma e l’organizzazione del Pkk. Tuttavia, è finalmente arrivata la decisione del presidente di firmare il protocollo di adesione alla Nato della Svezia. Una decisione giunta probabilmente al termine di trattative con la Svezia, che – una volta ratificata dal Parlamento di Ankara – permetterà a Stoccolma di entrare a far parte dell’Alleanza Atlantica.
La Svezia aveva chiesto di entrare nella storica Alleanza militare – capeggiata dagli Stati Uniti – dopo la violenta invasione russa in Ucraina. I timori si erano accentuati con le attività bellicose dell’esercito russo e bielorusso ai confini scandinavi. Nonostante esista un piano anti-invasione in entrambi i Paesi, l’ingresso nella Nato permetterà a Svezia e Finlandia di godere di una maggiore protezione militare e politica. Resta da vedere se quello di Erdogan si tratta di un altro bluff – come spesso accade quando si tratta di decisioni geopolitiche – o se questo rappresenti un vero segnale in cui il presidente turco decide di voltare le spalle a Putin, sempre più circondato di nemici.