Durante la pandemia di Covid 19 circolavano dati di ogni genere. La statistica più incredibile però viene dalla Casa Bianca.
E’ molto difficile tenere il conto degli svarioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale tra pochi mesi sarà impegnato in una nuova inquietante campagna elettorale. Contro l’incriminato Donald Trump, ancora in ascesa nei sondaggi, tanto per sottolineare la particolare congiuntura in corso. Le condizioni di salute di Biden, secondo il suo ex medico, sono preoccupanti da anni. Di fatto, Biden si confonde facilmente pur sapendo di pronunciarsi su temi quanto mai delicati, in un dibattito pubblico in cui le sue parole e i suoi atteggiamenti hanno ricadute internazionali.
Questa volta la gaffe è stata generosa: di Covid-19 sarebbero morti soltanto “oltre 100 americani”. Il virus per la verità è stato feroce con gli Stati Uniti, dove i decessi sono stati più di un milione e 135mila. Più che in ogni altro Paese al mondo. E il numero dei casi ha superato i 103 milioni. Una strage spaventosa, dunque, fra il gennaio 2020 e il maggio 2023, quando l’Oms ha decretato la fine della pandemia.
Joe Biden, visibilmente commosso mentre ripensava a una simile tragedia, ha involontariamente quasi azzerato il numero dei morti. E ha aggiunto che sono persone di cui si sente la mancanza ogni volta che ci siede a tavola. Forse accorgendosi dell’errore, o forse per accentuare le dimensioni del disastro nazionale, il presidente ha ripetuto la frase, raddoppiando così l’errore: “Oltre 100 americani”. E ha proseguito parlando dell’aumento di spesa per la tutela della salute mentale.
Ogni gaffe fa sistematicamente il giro del mondo, rilanciata da giornali e social. E ogni volta si nota il sorriso di Joe Biden, a volte l’auto-ironia, il suo garbo e il suo atteggiamento di apertura verso il pubblico. Qualità umane che lo hanno aiutato a conquistare la Casa Bianca, il posto meno indicato in assoluto per una persona anziana che stenta molto a padroneggiare il linguaggio.
Il suo staff si preoccupa perché teme la reazione negativa degli elettori, che constatano gli amari effetti dell’età, 81 anni. I segni di debolezza, d’altra parte, vanno oltre il linguaggio verbale. Salire e scendere dall’Air Force One è sempre più difficile. Infatti, il presidente usa sempre più scale corte. In luglio, durante una cerimonia di laurea dell’Air Force Academy, Biden è inciampato in un sacco di sabbia ed è caduto sul palco. Il suo staff si ingegna in ogni circostanza per evitargli ulteriori penose figuracce: gli prepara percorsi segnati, gli scrive che cosa fare e che cosa non fare su dei bigliettini. Eppure, non basta mai. Durante l’ultimo vertice Nato, a Vilnius, ha confuso Putin e Zelenskyj. Il 27 giugno ha scambiato due volte l’Iraq con l’Ucraina.
I sondaggi fra gli elettori democratici guardano verso il basso, la popolarità diminuisce. I suoi sostenitori si rendono ben conto che al termine del secondo, eventuale mandato avrà 86 anni. E tutto lascia pensare che sarà ancora più debole. Oltretutto, solo un terzo dei suoi elettori, secondo un sondaggio della CNN/SRSS, ritengono che meriti la rielezione per le scelte che ha preso.
I repubblicani commentano senza pietà le gaffe del presidente, mentre Donald Trump aumenta i consensi ad ogni incriminazione. Nel 2020 Joe Biden ha ottenuto 81 milioni di voti, più di ogni altro candidato nella storia americana, considerando sia democratici che repubblicani. Molti elettori allora non sopportavano più gli estremismi di Donald Trump. Oggi però regna l’incertezza.
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