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30 minuti sott’acqua, 15 enne si salva

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Gianluca Merla

Scampata per miracolo ad una morte certa, una 15enne si è salvata per un soffio dopo aver trascorso 30 minuti sott’acqua

Ha dell’incredibile quello che è successo lo scorso sabato 15 luglio ad un ragazzo di 15 anni che ha visto la morte così vicino da poterla quasi toccare.

Trascorre 30 minuti sott'acqua e si salva
Il giovane ha trascorso circa 30 minuti sott’acqua, prima di essere salvato (Credits foto: Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Il giovane è affondato mentre nuotava su uno specchio d’acqua in Francia, rischiando di morire annegato. Dopo aver toccato il fondo, infatti, il ragazzo ha trascorso circa 30 minuti sott’acqua. Tuttavia, un intervento precipitoso dei soccorsi ha permesso di evitare il peggio e il ragazzo è riuscito a sopravvivere contro ogni aspettativa. Tutto sembra essere successo in un attimo, ma in realtà il ragazzo è stato quasi a contatto con la morte per circa 30 minuti, prima di essere salvato incredibilmente dai soccorsi.

Affonda nella Loira e sopravvive

Molto spesso il pericolo può essere nei posti in cui meno ce lo immaginiamo. Anche gli ostacoli peggiori possono nascondersi dietro ad una semplice passeggiata, o nel momento in cui facciamo la spesa. Per questo giovane ragazzo il suo (probabilmente) primo appuntamento con la morte è stato praticamente sfiorato letteralmente per un soffio di fiato. Nella giornata di sabato 15 luglio, infatti, il quindicenne si trovava insieme ad altri due amici su fiume della Loira, nei pressi di Saint-Etienne. Era tardo pomeriggio, le 18 e 30 circa, e i tre adolescenti avevano voglia di fare un bagno per rinfrescarsi dalle caldissime giornate che, come in Italia, hanno stretta la loro morsa sulla Francia. Così si sono tuffati in acqua e hanno iniziato a nuotare. Tuttavia, qualcosa è andato storto.

Trascorre 30 minuti sott'acqua e si salva
Il quindicenne è scomparso agli occhi dei suoi amici, i quali hanno allertato i soccorsi – L’intellettualedissidente.it

I tre giovani erano a circa 500 metri dalla base nautica (circostanza che si rivelerà determinante) di Saint-Victor sur Loire, in Auvergne-Rhone-Alpes. Subito dopo le prime nuotate, due dei tre giovani scompaiono, facendo perdere le loro tracce. Solo uno di loro verrà tratto in salvo da un uomo che, per puro caso, si aggirava nei pressi di quella zona. Il ragazzo scomparso, però, non si trova e la preoccupazione sale quasi immediatamente. Dopo una brevissima ricerca, gli amici del quindicenne disperso decidono di avvertire una guardia giurata che prestava servizio proprio nella zona in cui vi stavano nuotando i giovani. Vengono allertati anche i soccorritori, i quali intervengono e danno inizio alle ricerche approfondite.

È stata proprio la lungimirante esperienza dei vigili del fuoco a determinare la velocità relativamente elevata delle operazioni di ricerca. Gli uomini de La Brigade de sapeurs-pompiers de Paris, infatti, conoscono molto bene la zona e riescono fin da subito ad ottimizzare le ricerche del ragazzo. I pompieri, infatti, riescono a trovare quasi subito il giovane che, dopo aver trascorso circa mezz’ora sott’acqua a 13 metri di profondità, era ancora vivo. I soccorritori, infatti, hanno immediatamente prestato i soccorsi e rianimato il giovane non appena riportato sulla riva. Successivamente il ragazzo è stato trasferito all’ospedale di Saint-Etienne, dov’è rimasto sotto osservazione.

Il divieto di balneazione in quelle acque

Trascorre 30 minuti sott'acqua e si salva
Su quello specchio di acqua vigeva un divieto di balneazione – L’intellettualedissidente.it

Una tragedia evitata per un soffio, come abbiamo detto all’inizio di questo articolo. Tuttavia, si tratta di un episodio che poteva essere evitato ben prima dell’intervento dei soccorsi e delle difficoltà del giovane. L’area in cui i tre giovani hanno deciso di nuotare, infatti, era caratterizzata da un divieto di balneazione. I tre adolescenti, infatti non avrebbero dovuto tuffarsi in quello specchio di acqua, ma il divieto non viene rispettato quasi mai.

A dimostrazione della continua trasgressione del divieto, le telecamere di sorveglianza BFM presenti nella zona mostrano spesso numerose persone tuffarsi in acqua. L’area, infatti, presenta un numero elevato di alghe tossiche che potrebbe far perdere conoscenza ai bagnanti che trasgrediscono il divieto. Proprio in quella zona, infatti, sono stati numerosi i morti per annegamento.

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