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Stati Uniti: come hanno influito nella crisi economica della Grecia

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Un po’ di anni fa, come tutti forse sappiamo, la Grecia ha vissuto una crisi economica assolutamente devastante per tutti i cittadini, creando problemi anche in tutta l’Unione Europea.

Gli Stati Uniti dal loro canto hanno deciso di intervenire, spinti dalla preoccupazione relativamente alle conseguenze che ci potevano essere nei rapporti con l’Europa, dopo una crisi economica così devastante per un paese membro.

Intervento degli Stati Uniti sulla crisi economica della Grecia

Da cosa è stato motivato  il contributo degli Stati Uniti alla ripresa economica della Grecia

Gli Stati Uniti quindi hanno cercato di sostenere la Grecia dal punto di vista economico sia in maniera pratica, mandando proprio dei soldi, ma anche facendo pressione sui paesi europei per trovare delle soluzioni alla crisi.

Un contributo e un ruolo determinante in particolare lo ha avuto il presidente Barack Obama, che nel 2010 ha organizzato un incontro con l’allora ministro Greco George Papandreou, proprio per discutere di questo tema.

Durante questo incontro la discussione verteva sulle possibili soluzioni a questa crisi economica. Gli Stati Uniti per bocca di Barack Obama hanno promesso alla Grecia supporto finanziario, utilizzando come strumenti la banca mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

Il problema però si è creato nel momento in cui gli Stati Uniti si sono opposti alle soluzioni che l’Unione Europea ha cercato di portare avanti per risolvere la crisi greca.

Perché gli Stati Uniti non erano d’accordo con l’Europa  sulle soluzioni adottate per la Grecia

Quello che gli Stati Uniti hanno contestato fortemente all’Europa è molto semplice. Infatti sostenevano che le misure di austerità imposte dalla Troika erano esagerate perché avrebbero avuto come conseguenza un peggioramento della situazione sociale in Grecia.

Ricordiamo che la Troika è composta dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Centrale Europea e della Commissione europea. Secondo gli Stati Uniti bisognava cambiare registro proprio per non provocare una recessione economica esagerata in Grecia.

Per risolvere la situazione l’America ha proposto all’Europa per la Grecia una politica di sviluppo e di crescita economica. Per arrivare a questo obiettivo gli Stati Uniti hanno dichiarato che c’era bisogno di dare più importanza agli investimenti privati e pubblici, oltre alle politiche per creare maggiore lavoro e diminuire il tasso di disoccupazione.

Ma la cosa più importante secondo loro era quella di rinegoziare di nuovo con i creditori il debito greco per ristrutturarlo, cambiando anche le scadenze dei pagamenti.

Come ha reagito l’ Europa  sull’intromissione degli Stati Uniti

L’intervento degli Stati Uniti sulla crisi economica greca è stata importante perché ha fatto capire a tutti come risolvere il problema avrebbe dato dei benefici a livello globale.

Però bisogna anche sottolineare che l’Europa non ha accolto in maniera molto entusiasta l’intervento degli Stati Uniti. In particolare alcuni paesi non hanno gradito perché affermavano che gli Stati Uniti non avrebbero dovuto interferire in quelli che sono affari interni, vedendo in tutto questo anche un segnale molto negativo per quanto riguarda la sovranità Europea.

L’Europa soprattutto era convinta che la politica di austerity imposta alla Grecia era l’unico modo per risolvere il problema

Approfondimento sulla crisi economica in Grecia

Come si è sviluppata negli anni 2000 la crisi economica in Grecia

La Grecia ha dovuto affrontare come già abbiamo detto una crisi economica negli anni 2000 che ha creato molti problemi nella vita pratica dei suoi cittadini. Parliamo nello specifico di una crisi economica che si è sviluppata in un contesto di difficoltà globale da questo punto di vista avvenuto nel 2008.

Tutto questo poi si è acuito nel 2010 quando la Grecia ha rivelato in Europa di avere un’elevata spesa pubblica, ma anche un eccessivo debito. Di conseguenza si sono creati molti problemi nella Nazione: ecco perché la Grecia ha ricevuto dei soldi sia dal Fondo Monetario Internazionale che dall’Unione Europea.

Però questo è stato un problema per i cittadini nel senso che hanno dovuto pagare un prezzo alto in termini di austerità e privatizzazione di alcuni settori lavorativi e tagli considerevoli alla spesa pubblica.

Chiaramente è stata una cosa molto dolorosa perché ha avuto un impatto negativo sulla crescita economica, visto che c’è stato un prevedibile aumento della disoccupazione, ma soprattutto un’ incremento delle tasse e una diminuzione anche degli stipendi.

Un anno di svolta del 2015 quando il governo Greco che in quel momento era guidato da Alexis Tsipras ha cercato di trovare un accordo con l’Unione europea e il Fondo Monetario Internazionale diverso da quello che c’era fino a quel momento.

Il governo greco sosteneva infatti che quelle misure di oscurità erano troppe esagerate e non più sostenibili per il popolo greco, visto i danni che avevano fatto.

Come sono andate le trattative a quel punto?

Le trattative della Grecia e l’Unione Europea sono state molto complicate tanto da spingere il governo a indire un referendum. Quest’ultimo doveva servire per decidere se accettare oppure no le condizioni proposte dall’Unione Europea proprio alla Grecia per quanto riguarda i fondi e gli aiuti.

Il referendum è stato molto chiaro sotto questo punto di vista perché i cittadini hanno votato in maniera quasi totale verso il no. Però non è servito a molto perché poi il governo Greco ha accettato un accordo simile con l’Unione Europea.

In ogni caso anche se la Grecia ha avuto difficoltà economiche serie nel corso del tempo è riuscita a ridurre il debito pubblico, grazie a delle politiche economiche sagge e al sistema fiscale che è stato riformato.

Molto utili sono stati in questo senso delle riforme che dovevano servire per migliorare i rapporti con gli investitori esteri. Un’altra cosa positiva per la Grecia è stata quella relativa all’aumento del turismo che negli ultimi anni prima della pandemia ha dato una sferzata positiva alla sua economia.

Non si può certo dire arrivati a questo punto che la crisi economica è totalmente superata perché comunque dopo la pandemia, e anche ora che siamo nel bel mezzo di una guerra, i problemi riguardano un po’ tutta l’Europa.

Però di sicuro la Grecia, al di là di quello che ha vissuto in passato e del contributo gli Stati Uniti, è riuscita a riprendersi dal punto di vista economico.

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