Forse non sono tante le persone che seguono le vicende in Cile, e che hanno saputo delle tante manifestazioni di protesta contro Sebastian Pinera, presidente cileno. Come vedremo nel seguito dell’articolo, sono state innescate da diverse motivazioni legate a questioni politiche sociali, ma soprattutto alle diseguaglianze economiche
Quando e perché sono iniziate le proteste contro Pinera
Motivazioni principali delle proteste verso Pinera
Innanzitutto dobbiamo ricordare che la prima manifestazione contro il presidente cileno è iniziata il 18 ottobre 2019. La motivazione che potrebbe sembrare banale ,ma in quel caso non lo era perché riguardava aspetti economici.
In pratica in quei giorni era stato annunciato un aumento del prezzo del biglietto per viaggiare con la metropolitana nella capitale cilena cioè Santiago.
A questo punto gli studenti hanno deciso di iniziare una protesta, comunque non violenta, proprio verso chi aveva deciso questo aumento del prezzo del biglietto. Però a un certo punto la cosa è sfuggita di mano, nel senso che sono iniziati scontri tra la polizia e manifestanti.
Il problema è che poi le proteste sono allargate dalla capitale a tutto il paese. Infatti non solo gli studenti, ma tante altre persone, si sono unite organizzando violenti scontri, ma anche marce pacifiche e scioperi generali.
Chiaramente la motivazione non poteva essere solo l’aumento del prezzo del biglietto del tram ,nel senso che si trattava di una cosa molto più ampia. I cittadini in sintesi protestavano perché pretendevano dal governo nuove riforme politiche e sociali.
In particolare si aspettavano una riforma della Costituzione del Cile soprattutto con lo scopo di ridurre le grandi differenze economiche che ci sono tra le varie classi sociali, attraverso per esempio l’aumento dei salari minimi.
A cosa hanno portato nello specifico le manifestazioni contro Pinera
Queste manifestazioni non sono state fine a se stesse nel senso che hanno portato come conseguenza alla creazione di nuovi movimenti sociali tra i quali spiccava il Fronte Sociale unito nonché il Movimento Sociale di Unità Popolare.
Si parla quindi di movimenti dove all’interno c’erano molti attivisti decisi a sostenere la popolazione cilena che portava avanti le sue proteste e le sue richieste al governo.
L’eco di queste manifestazioni si è diffuso anche a livello internazionale. Infatti molte organizzazioni pacifiste hanno chiesto di ridimensionare la violenza contro la polizia, per cercare di trovare un accordo pacifico e proficuo con il Governo.
Il presidente cileno non è rimasto con le mani in mano nel senso che ha iniziato a promesso una serie di cambiamenti politici e sociali, ma soprattutto economici, come per esempio la riduzione dei prezzi delle medicine ,ma anche il tanto vituperato aumento del salario minimo di cui già abbiamo accennato.
I suoi interventi hanno un pò stemperato gli animi come dimostrano alcune foto nei giornali che ritraevano alcuni poliziotti abbracciare un paio di manifestanti.
Ci sono state le manifestazioni contro Pinera durante l’emergenza pandemica?
Negli anni di emergenza della pandemia Covid-19 cioè soprattutto 2020-2021, chiaramente la protesta si è attenuata, ma non troppo, perché era più difficile riunirsi in piazza per protestare senza rischiare di essere contagiati.
In particolare nel 2020 le manifestazioni si sono un pochino attenuate, ma il grande malcontento e il grande malessere di tantissime persone in Cile si è invece rafforzato. Anzi possiamo dire che, successivamente alle manifestazioni, la scontentezza si è accentuata.
In quel momento gli attivisti più impegnati, oltre a richiedere al solito nuovi aiuti economici e altri cambiamenti dal punto di vista sociale, pretendevano una vaccinazione libera per paura di ammalarsi di Covid.
Il 2021 è stato un anno molto importante perché è iniziato un dibattito molto acceso sulla Costituzione cilena, che ha portato a nuove proteste. Ma non ci si è limitati alle proteste, visto che in primavera i cittadini hanno votato a favore di una costituzione completamente riformata.
La Costituzione nuova ha quindi sostituito quella in vigore che era stata attivata in un momento difficile per la storia del Cile e cioè il regime militare di Augusto Pinochet. La Costituzione comunque così riformata ha in teoria lo scopo di creare un nuovo modello economico e sociali in Cile proprio per accontentare la popolazione.
Quindi si parla di una cosa molto importante della quale si sono occupate i movimenti sociali di cui parlavamo. Essi comunque hanno sempre avuto la voglia di rappresentare con le loro lotte le istanze importanti del popolo cileno.
Per questo motivo il loro sostegno non si è limitato alla partecipazione durante le manifestazioni, ma si è allargato anche alle elezioni politiche e attività di lobbying.
Risultati del governo Pinera in Cile
L’importanza del Forum per lo Sviluppo del Sud America
Il capo del governo Sebastian Pinera è stato eletto alle elezioni presidenziali del 2017 ,formando un governo che è durato fino al 11 marzo 2022. Come dicevamo il suo operato è stato molto condizionato dalle proteste violente del paese, però ci sono state anche altre cose significative.
Per esempio c’è da segnalare che il presidente nel 2019, in accordo col suo collega colombiano Ivan Duke Márquez, ha avviato il forum per il progresso e lo sviluppo del Sud America.
Parliamo di un progetto significativo che aveva lo scopo di creare un organismo di integrazione ,che andasse a sostituire l’Unione delle Nazioni sudamericane.
In pratica il progetto mirava a creare il meccanismo per coordinare lo sviluppo di politiche pubbliche che dovevano almeno in teoria non solo difendere la democrazia, ma anche l’economia di mercato e l’indipendenza dei poteri.
Secondo i giornalisti e i commentatori politici si tratta di un progetto che è nato per essere una risposta proprio alle Unioni delle Nazioni sudamericane, movimento di sinistra, mentre in questo caso si parla di un partito di destra.
il primo vertice si è stato tenuto a Santiago del Cile del 22 Marzo 2019 e si è chiuso con la sottoscrizione da parte dei presidenti di Perù, Paraguay, Ecuador, Colombia, Cile, Brasile, Argentina della dichiarazione di Santiago per il rinnovamento e il rafforzamento del Sudamerica.
Si tratta di un progetto che è stato apprezzato nel paese, anche se non da tutti, soprattutto perché poi è stato oscurato dalle violenti manifestazioni contro Pinera, di cui abbiamo parlato nel corso di questo articolo.