Chi è segnalato al Crif sicuramente ha un passato “macchiato” per quanto riguarda l’estinzione dei debiti, ma non tutto è perduto.
Oggi andare in banca e chiedere un prestito è diventato ancora più difficile, a causa delle politiche adottate dalla BCE e anche dai vari Governi politici. Nonostante questi ultimi intervengano in aiuto degli istituti bancari in difficoltà non riescono poi ad avere abbastanza controllo su di essi, per aiutare i cittadini.
I cittadini che desiderano accedere ad un mutuo o finanziamento devono dare corpose garanzie alla banca, e non tutti riescono sempre. Se poi in passato non si sono pagate le rate o se si è estinto il debito in ritardo è molto probabile che il nome sia “stampato” al Crif.
Il Crif è la sigla inerente la Centrale rischi finanziari, e il nome stesso ci dice già tutto. Esiste una banca dati che prende le informazioni direttamente dalle banche e poi le inserisce in un immenso database.
Questo archivio è consultabile in qualunque momento da una banca, che va così a capire se il cliente è in grado di onorare il debito oppure no. Purtroppo, la presenza del nome al Crif equivale a una sorta di “sentenza”: la persona è un “cattivo pagatore”. Con queste credenziali è davvero difficile presentarsi in banca e chiedere dei soldi.
Se abbiamo compiuto inadempienze nei pagamenti del debito o se siamo stati classificati come cattivi pagatori, dovremo aspettare da un minimo di 36 ad un massimo di 60 mesi dalla fine del contratto per essere cancellati dal Crif.
Se però abbiamo bisogno di denaro, potremmo fare lo stesso la domanda alla banca, anche se con gravi limitazioni. Ad esempio un cattivo pagatore molto difficilmente riuscirà a ottenere un mutuo, magari per l’acquisto della casa. Anche perché di solito un mutuo è una cifra abbastanza consistente e il debito dura molti anni
Il discorso cambia se il soggetto fa una richiesta per un prestito personale, perché in questo caso siamo di fronte a cifre esigue e onorabili in tempi brevi. L’istituto bancario può accettare la richiesta aggiungendo qualche vincolo in più, e comunque non elargendo mai cifre superiori ai 50-70 mila euro.
Dunque il soggetto, se dimostra che il prestito serve a soddisfare una necessità familiare e chiede una cifra considerata non troppo impegnativa può sperare di ottenere il finanziamento, anche se in passato è stato un cattivo pagatore e il suo nome compare ancora nel temuto archivio Crif.
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