Se stai valutando anche tu questa ipotesi, allora ti spieghiamo perché devi pensarci due volte prima di aprire un ristorante all you can eat
Sicuramente non è una novità, ma i cosiddetti ristoranti orientali che siano giapponesi o cinesi, stanno ancora spopolando nel nostro Paese e non solo.
Sono molti, infatti, gli imprenditori che hanno deciso di investire una gran parte del proprio denaro per aprire un ristorante di questo tipo. Tuttavia, è importante valutare tutto ciò che concerne questa scelta. Prima di un ristorante all you can eat, è sempre bene pensarci due volte, e per questo vogliamo raccontarti una storia che lo insegna davvero.
Esistono investimenti totalmente sicuri? La risposta è probabilmente no, nemmeno quando si decide di aprire un’attività che potrebbe essere vista come un successo praticamente scritto. In quest’ultimo caso, infatti, alcuni imprenditori cinesi devono essersi fatti prendere dall’entusiasmo e, dopo un grande successo, sono stati costretti a chiudere il proprio locale all you can eat a causa di una promozione totalmente sbagliata. Gli imprenditori, infatti, non hanno calcolato quanto gli sarebbe costata l’enorme “pubblicità” al loro locale, e hanno quindi accumulato debiti fino a 100mila dollari in pochissimi giorni.
Il ristorante era il Jiamener, aperto nella città di Chengdu e i giornali locali raccontano di un grande successo ottenuto nei primi giorni di apertura del ristorante, ma scemato in pochissimo tempo. Il motivo? La promozione lanciata dai proprietari del locale. Secondo quanto riportato dai media cinesi, infatti, i proprietari del ristorante avevano deciso di realizzare una campagna promozionale per il lancio del locale. L’offerta dava la possibilità ai nuovi clienti di acquistare una tessera associativa dal prezzo di 25€ che dava loro la possibilità di poter mangiare illimitatamente nel locale, per un mese intero. Il risultato? migliaia di debiti di dollari per i proprietari, i quali hanno ottenuto sì una grande fama, ma anche guadagni praticamente nulli.
I quotidiani locali riportano infatti più di 500 ingressi al giorno all’interno del locale e vere e proprie file di clienti che, durante l’ora di pranzo, esibivano la loro tessera fedeltà che dava la possibilità di mangiare gratis. Ma l’errore più grande degli imprenditori è stato quello di non personalizzare la tessera associativa. Chiunque, infatti, poteva passare la propria tessera ai familiari, i quali si recavano poi al ristorante con la possibilità di mangiare a volontà. Dopo alcune settimane, quindi, i proprietari del ristorante non hanno potuto fare altro che chiudere i battenti per via dei debiti sempre più crescenti. A detta dei gestori del locale, era prevedibile una perdita iniziale di denaro, ma la convinzione era quella di poterli recuperare abbondantemente grazie alle fidelizzazioni dei clienti. Tuttavia, devono aver fatto male i conti, perché i clienti sono sì tornati, ma per poter mangiare gratis.
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