Dall’ultima bozza della Manovra di bilancio emergono interessanti novità per quanto riguarda il bonus elettrico e i suoi percettori.
Dalle prime notizie emerge che il plafond è stato praticamente dimezzato ma si sta ancora lavorando per capire cosa cambierà per la platea che è destinata a usufruire del bonus.
Al momento si sa che il bonus elettrico sarà rinnovato con tutta probabilità anche per i primi tre mesi del 2024, nonostante la riduzione delle risorse. La parola finale spetterà comunque ad ARERA.
Il Governo sta lavorando anche all’ipotesi di ampliare la platea dei beneficiari, innalzando le soglie ISEE. Vediamo dunque tutti i punti focali riguardanti il benefit che dovrebbe aiutare milioni di famiglie italiane.
Buovo bonus elettrico, a chi spetta, come funziona e di quanto sarà
Come detto, il Governo sta pensando di allargare la platea dei beneficiari del bonus. Attualmente spetta ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 9.530 euro ma questa soglia potrebbe essere innalzata a 15 mila.
Se così fosse sarebbero più di 4 milioni di famiglie ad avere l’accesso al bonus. Ugualmente, se i nuclei familiari saranno più numerosi, la cifra passerebbe da circa 70 euro al mese a circa 46.
Passando al contributo extra, ci sono buone notizie: è confermato fino alla fine del 2023. Ci sono notizie anche per quanto riguarda l’aggiornamento del bonus base, che era rimasto uguale negli ultimi due anni. Arera ha contribuito al ricalcolo per garantire una riduzione della spesa sia per la Luce che per il Gas.
Sia l’adeguamento che l’assegno extra non saranno uguali per tutti, infatti Arera ha già delineato diverse categorie di beneficiari, sia in base all’ISEE che al numero dei componenti del nucleo familiare. In linea generale, ecco le cifre previste:
- famiglie da 1-2 componenti: 11,04 euro; contributo straordinario 57,04 euro;
- nuclei con ISEE fino a 15 mila euro: 30 euro; se con 4 componenti o più, 44 euro.
La buona notizia è che le modalità di erogazione del bonus rimangono uguali, cioè sarà dato in automatico a tutti coloro che rispondono ai requisiti, senza che i nuclei familiari debbano presentare alcuna domanda. La cosa fondamentale, ovviamente, è redigere l’ISEE in modo corretto e aggiornato, e visto che siamo a fine anno le famiglie dovranno prontamente aggiornare la documentazione necessaria.
L’unica eccezione è rappresentata dalle famiglie in cui ci sono componenti gravemente malati, che devono usare apparecchiature elettromedicali per la sopravvivenza; in questo caso gli interessati dovranno fare domanda al proprio Comune.