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ISEE 2024 cambiano i calcoli per le famiglie italiane: controlla subito, potresti perdere i bonus

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Daniele Orlandi

Quali sono le novità correlate all’Isee per l’anno 2024? Attenzione a tutti i dati da indicare per non rischiare di perdere le agevolazioni.

Come ormai tutti sanno, l’indicatore della situazione economica equivalente, meglio noto come Isee, è uno strumento di primaria importanza perché, misurando la situazione economica del nucleo familiare, rappresenta il ‘veicolo’ che può consentire di ottenere una molteplicità di bonus.

Novità in vista per l'indicatore della situazione economica equivalente
Isee 2024, tutte le novità previste (Foto Ansa) – lintellettualedissidente.it

La maggior parte delle agevolazioni infatti sono rivolte a persone o famiglie al di sotto di specifiche soglie di reddito ma non solo: l’Isee tiene conto anche del patrimonio e di una serie di altre caratteristiche del nucleo familiare misurandone, attraverso un mix di variabili matematiche e non matematiche, il grado complessivo di benessere economico e per questo viene impiegato quale requisito principale per chiedere i bonus.

Isee, molti cambiamenti in vista: tutte le novità previste per il 2024

Esso deve essere rinnovato a cadenza annuale, pertanto è bene conoscere le nuove regole che potrebbero venire introdotte di volta in volta e che, anche per il 2024, saranno previste. Esse infatti, una volta diventate definitive in seguito all’entrata in vigore della legge di bilancio, andranno ad impattare sulla richiesta di agevolazioni.

Cosa cambia con l'Isee nel 2024
Isee 2024, in quali casi potrebbe diventare a pagamento – lintellettualedissidente.it

Uno dei principali cambiamenti riguarda l’esclusione dal calcolo Isee dei titoli di Stato: quelli fino ad un valore di 50.000 euro non verranno presi in considerazione, mentre in precedenza rientravano all’interno del patrimonio mobiliare. Si considereranno invece soltanto le somme presenti nel conto corrente, oltre alle altre voci relative al patrimonio mobiliare. Ricordandosi però che l’Isee riguarda quello dei due anni precedenti, pertanto acquistare oggi BTP permetterà di beneficiare della novità solo nel 2025.

Un’altra nuova regola importante ha a che fare con il concordato preventivo per i contribuenti con Partita Iva: chi deciderà di aderire ad esso potrà concordare con l’Agenzia delle Entrate in anticipo il reddito dell’anno per il pagamento delle imposte. E non vi sarà un effetto moltiplicatore ai fini del calcolo dell’Isee qualora il reddito oggetto del concordato dovesse essere poi inferiore a quello effettivo.

Terza novità introdotta dal 1° ottobre è quella presente nel Decreto Lavoro: prevede che i Caf rendano a pagamento la richiesta dell’Isee, soltanto in specifici casi nei quali il cittadino presenti una DSU successiva alla prima, salvo eccezioni, e al costo massimo di 25 euro. Negli altri casi il servizio resterà gratuito. Ovviamente chi deciderà di preparare l’Isee in autonomia e telematicamente non sarà soggetto ad alcun costo.

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