Il termine economia circolare fa riferimento ad un modello di produzione e consumo più sostenibile di quello lineare. Oltre ai benefici per l’Ambiente è anche proficuo finanziariamente parlando.
I cambiamenti climatici, così come quelli relativi alle culture umane possono offrire numerose opportunità per migliorare sia l’Ambiente che il portafogli.
Stiamo vivendo in un’epoca in cui è doveroso riconsiderare le abitudini quotidiane, che sono quelle che in pratica smuovono l’economia orma da molte generazioni. Oggi è un momento di passaggio fondamentale, poiché l’uomo si trova a dover conciliare le sue esigenze col rispetto del territorio e delle risorse che il Pianeta ci offre.
Dopo un iniziale smarrimento, però, possiamo cominciare a sfruttare tutte le capacità creative, intuitive e di calcolo che ci hanno permesso di arrivare fin qui. Andiamo dunque a scoprire che cos’è precisamente l’economia circolare, quali benefici può portare all’umanità e come può essere valutata da un punto di vista di investimento.
Economia circolare, come funziona e come sfruttarne al massimo le potenzialità
Fino a pochi decenni fa l’economia – ma di conseguenza anche la vita delle popolazioni – si basava su degli step “lineari”: estrarre, produrre e trasformare, consumare e gettare.
Questo sistema, che ha portato tanta ricchezza, ad un certo punto ci ha riversato addosso le sue criticità. Oggi non è più possibile sostenere un modello economico lineare e il cambiamento è già tracciato: dobbiamo aumentare la diffusione del modello circolare. I principi di questo modello sono semplici, ma in grado di rivoluzionare al meglio la vita delle persone e del nostro Pianeta.
L’economia circolare si basa sulla produzione, sì, ma una volta che i prodotti sono stati utilizzati vengono reimmessi in circolo in altre forme, non sprecando la materia base.
I vantaggi di questo approccio sono facilmente intuibili: ne beneficia l’Ambiente, che non viene sommerso da rifiuti – che magari ci mettono secoli a disgregarsi, se e quando avviene – ma offre ulteriori giovamenti, come ad esempio la libertà dalle dipendenze di chi ha le materie prime. E ancora, offre una migliore qualità di vita generale e anche una redistribuzione delle ricchezze.
Se ne evince che, volenti o nolenti, il modello dell’economia circolare è quello attualmente più consono alla sopravvivenza e sviluppo degli esseri umani, che hanno “da fare i conti” solamente con la natura. Senza il benessere di essa non ci sono opzioni da vagliare.
In questo quadro, l’economia circolare può essere intesa anche come opportunità di investimento, e i comparti su cui puntare sono davvero molti.
I cambiamenti innescati dall’adozione dell’economia circolare, infatti, si riverseranno su tanti settori, che necessiteranno di nuove soluzioni, tecnologie, nuovi prodotti e nuovi servizi. Un esempio su tutti è la possibilità di investire in obbligazioni “green”, o con investimenti in equity e in private debt. che permettono di raggiungere obiettivi a livello sociale, ambientale od entrambi, e al tempo stesso di offrire interessanti rendimenti.