Per la quarta settimana consecutiva il Ftse Mib Future cerca di forzare al ribasso, ma i supporti reggono. Più passa il tempo, però, e più la probabilità che si possa assistere a un movimento fortemente direzionale aumenta. Anche dopo la decisione della BCE di tagliare i tassi, quindi, l’incertezza continua a dominare sul grafico del Ftse Mib Future.
La settimana della riunione della Banca Centrale Europea (BCE) si è conclusa positivamente per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che ha registrato un aumento dello 0,6%, superando il Dax e il Cac40, che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2%. La settimana è stata caratterizzata dall’attesa e poi dagli annunci ufficiali della BCE sui tassi di interesse, che sono stati ridotti di 25 punti base, il primo taglio dal 2019. Inoltre, le previsioni di inflazione nella zona euro sono state riviste al rialzo, un fattore che ha moderato l’entusiasmo dei mercati riguardo ulteriori tagli dei tassi.
Fuori dall’eurozona, un altro evento significativo è stato il rilascio dei dati sul mercato del lavoro americano. A maggio, le nonfarm payrolls hanno superato le aspettative, indicando un mercato del lavoro ancora robusto. Questi risultati suggeriscono che la Federal Reserve (Fed) dovrà adottare un approccio più prudente nelle future decisioni sui tassi di interesse.
Nella prima settimana di giugno, i migliori titoli del Ftse Mib sono stati STMicroelectronics, Campari con un incremento dello 0,64%, e Iveco Group che ha registrato una diminuzione dell’1,50%. STMicroelectronics ha annunciato un accordo a lungo termine con i cinesi di Geely Auto per la fornitura di semiconduttori in carburo di silicio (SiC) destinati alle auto elettriche, migliorando così l’efficienza e le prestazioni dei motori.
Iveco Group si è distinto grazie a nuove indiscrezioni riportate dal “Corriere della Sera” riguardo l’interesse di Leonardo per la divisione Iveco Defence Vehicles (IDV). Il gruppo avrebbe incaricato alcune banche d’affari di studiare una proposta per la divisione specializzata in blindati, carri armati e altri mezzi da combattimento, con il nodo principale che rimane la valutazione della divisione.
Tra i titoli peggiori della settimana nel settore oil a Piazza Affari, Saipem ha registrato un aumento dello 0,70% ma è stato comunque il titolo peggiore del Ftse Mib, seguito da Unipol con una perdita del 2,14% e Eni con una diminuzione dello 0,55%. Nonostante il petrolio Brent abbia recuperato la soglia degli 80 dollari al barile, ha terminato la settimana con un saldo negativo, contribuendo alla volatilità del settore.
Nonostante l’indecisione, l’impostazione del Ftse Mib Future rimane rialzista. Solo una chiusura settimanale inferiore a 34.328 potrebbe favorire un indebolimento della tendenza in corso. Per la definitiva svolta ribassista, invece, potrebbe essere decisiva la rottura in chiusura settimanale di area 32.220.
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