Un bonus di quasi 3mila euro, a chi non piacerebbe? Però l’iniziativa purtroppo non riguarda tutti. Scopriamo di cosa si tratta.
L’incentivo sulla retribuzione stimola i lavoratori ad essere più produttivi. Lo sa bene un importante istituto di credito, che ha pensato di aumentare gli stipendi dei dipendenti sulla base della loro performance e, dunque, riconoscendo un premio di risultato.
Dopo una lunga ed estenuante trattativa con i sindacati, la Banca ha investito 155 milioni di euro ai fini del salario incentivante, cioè la parte di paga che dipende dai risultati raggiunti.
Da quale istituto di credito proviene l’idea? Stiamo parlando di Intesa Sanpaolo, che ha previsto delle importantissimi novità per i suoi dipendenti, a partire dalle prossime settimane.
Nel dettaglio, i lavoratori riceveranno un importo base aggiuntivo minimo, compreso tra i 1.020 euro e i 2.750 euro. Si tratta di una cifra superiore al 25% rispetto allo scorso anno, che è si è potuta raggiungere grazie ad un enorme sforzo dell’Istituto.
Ma oltre all’incremento dell’ammontare dei premi di produzione, Intesa Sanpaolo ha attuato un meccanismo che garantirà maggiore trasparenza nelle operazioni di calcolo dei risultati ottenuti dai dipendenti.
Intesa Sanpaolo si impegna a migliorare la qualità della vita professionale dei dipendenti: tutte le novità
Un’altra novità in vigore da qualche giorno è la cd. “Banca del tempo“, per coloro che lavorano nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana e che svolgono attività di volontariato organizzato. Il totale di ore aggiuntivo a disposizione è stato innalzato a 2 mila ore.
È stata innovata anche la Commissione politiche commerciali e Clima aziendale, con un ampliamento dei compiti. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro, tenendo conto soprattutto delle segnalazioni che giungono dai dipendenti e dai sindacati.
Il 26 maggio 2023 è stato raggiunto un accordo importantissimo relativo al modello organizzativo del lavoro. In seguito alle trattative con i sindacati Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin, Intesa Sanpaolo ha sottoscritto il documento che regola lo smart working, l’orario di lavoro flessibile e la settimana corta.
Grazie a tale accordo, è riconosciuto ai dipendenti di più di 280 sedi la facoltà di optare per lo smart working, in misura di 120 ore all’anno. Ogni giornata lavorativa da casa comporterà il diritto a ricevere un buono pasto del valore di 4,50 euro. Durante l’orario di riposo dallo smart working, i lavoratori godranno del diritto alla disconnessione, cioè a non ricevere comunicazioni aziendali.
È stata concessa, poi, la settimana corta volontaria per 9 ore al giorno su 4 giorni e per un totale di ore che scende da 37,5 a 36. Ovviamente la modifica non incide sulla retribuzione, che rimane invariata. La misura verrà inserita, in via sperimentale, solo in 40 sedi ed eventualmente estesa.
Infine, una novità per i risparmiatori, riguarda la decisone di Intesa Sanpaolo di non rilasciare più blocchetti di assegni.