Finalmente è arrivato un chiarimento sul “Bonus Affitti” che di fatto regala un sorriso a diverse famiglie. Come chiederlo e quanto vale per assicurare un futuro agli italiani.
La pandemia e la guerra hanno reso molto complicata la vita anche dal punto di vista economico. Molti italiani stentano e per questo si deve cercare di limitare le spese. L’aiuto dello Stato non si può che considerare fondamentale.
In questi ultimi due anni è aumentato tutto dalla spesa alla benzina fino agli affitti e tanto altro ancora. Di sicuro chi non ha una casa di proprietà potrebbe trovarsi di fronte a una situazione molto complicata soprattutto se nel suo contratto con il locatore non c’è la “cedolare secca”. Proprio per questo lo Stato italiano vuole dare una mano sostanziale a chi si trova in una situazione dove si devono fare i “salti mortali” per arrivare a fine mese.
Andiamo però a vedere le novità arrivate nelle ultime settimane che di fatto potrebbero rappresentare un aiuto concreto per molte famiglie. Non dimentichiamoci che bisogna essere informati per riuscire a stare dietro a questi movimenti, cercando di compilare le domande nella maniera giusta ed evitando errori che potrebbero portarci a veder saltato quello che è un nostro diritto.
Bonus affitti, come funziona
Il bonus affitti è rilasciato in favore degli inquilini che hanno stipulato un contratto di locazione per una abitazione utilizzata appunto per viverci e in presenza di alcune specifiche. I benefici in questione sono concessi sotto forma di detrazioni dall’Irpef. Ovviamente tutto è verificabile quando si ha un reddito assoggettato a Irpef. Non ne può approfittare invece chi ha redditi con regimi di imposta sostitutivi.
L’importo che poi si può detrarre dipende dai soggetti beneficiari, dal reddito complessivo e dalla tipologia di contratto stipulato. L’importo della detrazione è pari a 300 euro quando il reddito complessivo è inferiore ai 15.493,71 euro, 150 se invece è superiore alla cifra ma non oltre i 30.987,41. Se invece si supera questo ultimo livello non c’è nessuna possibile detrazione. Inoltre va specificato anche che l’agevolazione è suddivisa in base ai cointestatari del contratto e deve essere calcolata in base al periodo dell’anno in cui è abitazione principale per gli affittuari.
Particolari da aggiungere
Tra le questioni da aggiungere c’è sicuramente il fatto che non tutti i contratti sono uguali e che vanno contestualizzati in merito alla norma con grande attenzione e studio. Proprio per questo motivo si deve evitare di essere precipitosi e di correre il rischio di perdere appunto ciò che invece ci spetta per legge.