La pensione di vecchiaia in Italia non è tra le più consistenti. Potremmo pensare di aumentarla con qualche escamotage.
Forse in molti ricordano il boom di trasferimenti all’estero di qualche anno fa e il benessere economico vissuto da cittadini italiani che sono andati a vivere in Paesi che offrivano vantaggi fiscali. Ma oggi non è praticamente più possibile.
Potremmo chiederci, dunque, se cambiare residenza in un altro Paese gli effetti ricadrebbero positivamente sull’importo finale della pensione. In questo caso ci risponde la Legge italiana, che è molto precisa a riguardo.
Esistono Paesi in cui trasferirsi per aumentare la pensione? Ecco come funziona e come fare
Attualmente esistono dei Paesi in cui si può applicare il metodo tassativo locale alla pensione erogata dall’Italia. In pratica l’INPS versa l’assegno lordo e addirittura applica delle agevolazione fiscali per il pensionato che si trasferisce in quelle nazioni.
Parliamo ad esempio della Germania, perché tra il nostro Pese e quest’ultimo è stata stipulata una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, la quale stabilisce che “le pensioni pagate a un residente di uno Stato contraente in relazione a un cessato impiego, sono imponibili soltanto in questo Stato”. A livello pratico significa che anche in Germania le pensioni restano tassate in Italia.
Questo vale se si trasferisce la residenza, ma anche se si effettua l’iscrizione all’AIRE e si adempie alle disposizioni inerenti la sopra citata convenzione. L’unico modo per ovviare è quello di cambiare nazionalità. Il che vuol dire che non basta trasferirsi, anche fiscalmente, per ottenere le agevolazioni.
La tassazione tedesca, che è più conveniente rispetto a quella italiana, si applica solo se il pensionato che si trasferisce in Germania cambia anche la cittadinanza. Come sappiamo, per ottenerla in un altro Stato è necessario rispettare diversi requisiti, che cambiano da Paese a Paese, e dunque non è una procedura semplice come il prendere la residenza.
Una piccola nota da ricordare è che questo discorso non riguarda le pensioni provate, cioè erogate da casse non statali. Infine bisogna sottolineare che non è in nessun caso possibile ottenere l’eventuale tassazione agevolata se la pensione di vecchiaia è stata maturata facendo un lavoro nel Pubblico. Inoltre le procedure possibili citate sopra, ovvero della cittadinanza, non valgono in Australia, Cile, Senegal e nemmeno in Tunisia.