L’ecobonus al 100% è la novità che ha entusiasmato gli italiani dopo l’addio al superbonus 110%, ma la platea è davvero ristretta
Eravamo tutti preoccupati per l’addio al Superbonus 110% che aveva permesso non solo di riattivare l’economia nel post-Covid ma anche di fare opere di manutenzione alle case per mettersi in pari con l’ondata green gridata dall’Europa.
Ristrutturazioni e classi energetiche di efficienza superiore sono state l’ottimo connubio per il risparmio visti i prezzi esorbitanti di gas e luce. Il nuovo Governo ha deciso di eliminare il Superbonus 110% prima scendendo al 90 e poi decidendo totalmente di abolirlo per mancanza di fondi.
Con il PNRR però adesso è in arrivo l’Ecobonus sociale al 100% riservato alle famiglie a basso reddito e giovani: saranno stanziati 4 miliardi di euro destinati a favorire l’efficientamento energetico degli immobili privati. La nuova misura è destinata però solo a specifiche categorie.
Attraverso lo strumento tradizionale della detrazione fiscale, ma con importanti correzioni, la nuova misura del Piano andrà in supporto delle famiglie a basso reddito. I vincoli saranno stingenti quindi le renderanno disponibili solo le fasce di reddito molto basse. Un’aliquota potenziata ma stavolta legata al reddito. La proposta di legge in Parlamento prevede in realtà due diverse aliquote per spronare i lavori di trasformazione green degli edifici sul suolo italiano. Tutto ciò in quanto l’Unione Europea ha già dichiarato 0 emissioni come obiettivo green entro il 2050.
L’Italia, ad oggi, rimane il paese europeo più svantaggiato in termini di eco-sostenibilità inerente alle classi energetiche degli immobili. Un’aliquota prevederà il 60% utilizzabile dalla generalità dei contribuenti e un’altra, invece, al 100% legata al reddito. Il limite proposto sembra essere ISEE fino a 15mila euro, applicabile solamente per la riqualificazione della prima casa in classe energetica G.
La detrazione sarà comunque spalmabile su dieci anni e avrà un tetto di spesa di 100mila euro, in questo senso significa che lo Stato coprirà le spese fino a quella somma, da quella somma in poi saranno spese non comprese nel bonus.
Tutto ciò sarà disponibile per il 2024, quando il Superbonus sarà ormai estinto, maggiori dettagli sull’agevolazione arriveranno nei prossimi mesi, compresi i periodi di inoltro della domanda e i relativi iter da seguire. Nonostante l’accelerazione verso la transizione green, guardando i dati italiani di oggi è praticamente impossibile sperare in un recupero tale da permettere al Paese di mettersi in riga con gli obiettivi europei per il 2050.
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