Sei in grado di capire se una persona quando ti parla è sincera o sta mentendo? Oggi vogliamo svelarti qualche piccolo trucco utile a smascherare i bugiardi seriali.
Si dice che tempo e sincerità siano i 2 doni più grandi che possiamo ricevere da qualcuno. Per molte persone è difficile fidarsi degli altri, a volte per via di un carattere chiuso e diffidente e altre a causa di esperienze vissute. Purtroppo succede a tutti di trovarsi in situazioni spiacevoli. Che cosa possiamo fare quando non riusciamo a capire se possiamo fidarci di quello che ci dice una persona o se invece sarebbe meglio diffidare? Con questo articolo vogliamo svelarti qualche piccolo segreto degli esperti, utile a capire al volo se qualcuno ci sta prendendo in giro.
Il modo di comportarsi di una persona può suggerirci molto più che le sue parole. Pertanto, se stai pensando che una persona non è sincera, prova a concentrarti sul linguaggio non verbale, ovvero quello del corpo. Occhi e bocca sono fondamentali, partiamo dai primi.
Se il tuo interlocutore mentre ti parla muove gli occhi rapidamente e sbatte spesso le palpebre, potrebbe non essere sincero. Spesso, chi muove velocemente gli occhi sta cercando di distogliere lo sguardo dal suo interlocutore per paura di farsi scoprire. Sbattere frequentemente le palpebre invece è sintomo di disagio.
Tuttavia, i bugiardi più esperti potrebbero essere in grado di sostenere lo sguardo con il tentativo di persuadere l’altra persona. E infine la bocca. Chi sta mentendo tende a sorridere in modo finto, ovvero attivando soltanto i muscoli della bocca. Chi sorride di cuore, invece, generalmente lo fa usando anche zigomi, occhi e fronte.
Vuoi capire subito se una persona è sincera o sta mentendo? Sembra incredibile, ma è possibile individuare chi sta dicendo una bugia ponendo delle semplici domande. Questa tecnica è usata dai detective e consiste nel porre al soggetto in esame 2 diversi tipi di domande. L’obiettivo è osservare il modo in cui il soggetto ricorda o pensa e pertanto inventa.
Tipologie di domande che spingono a ricordare possono essere, ad esempio, “come eri vestito ieri sera?” oppure “cos’hai mangiato ieri a colazione?”. Invece, una domanda che ti porta a riflettere potrebbe essere “che aspetto avrei se mi tingessi i capelli di rosso?”.
Generalmente tendiamo a spostare lo sguardo in alto a destra quando stiamo inventando una risposta, un fenomeno detto visivo costruito. Invece, se il soggetto sposta lo sguardo in alto a sinistra sta cercando di ricordare e questo è il visivo ricordato. Concludendo, se l’interlocutore per rispondere volge lo sguardo in alto a sinistra e per l’altra domanda a destra, ci sono ottime probabilità che stia mentendo.
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