L’Italia è uno dei paesi il cui i giornalisti, specie i più giovani, guadagnano meno dei colleghi europei. Ma Vittorio Feltri fa decisamente eccezione. Un giornalista come Vittorio Feltri quando parla non passa mai inosservato. Chi lo conosce sa quanto possa essere caustico e mordace con i suoi giudizi, sempre acuti e originali, spesso spiazzanti e dissacranti, assolutamente mai banali. Quel che molti di noi ignorano, invece, è quanto guadagna ogni mese il decano degli editorialisti italiani, nonché cronista di razza e infaticabile lavoratore (di recente ha confidato che da decenni non si concede una vacanza, e gli va benissimo così). Ecco tutti i numeri. Una volta tanto il direttore editoriale di Libero (quotidiano da lui fondato nel 2000) non fa rumore per le sue considerazioni politicamente scorrette sul fatto o il personaggio di turno. Vittorio Feltri ha deciso di parlare senza freni della sua brillante carriera giornalistica, e in particolare di un aspetto che spesso i colleghi del suo rango tengono nascosto: i soldi. Feltri, che ha da poco compiuto 80 anni, ha cominciato giovanissimo la gavetta da cronista e si è presto affermato come un fuoriclasse della stampa (e non solo). Non passa giorno che non firmi un editoriale, temuto quanto atteso dai suoi fedeli lettori e dai “nemici” presi di volta in volta di mira. E ammette senza problemi di non disdegnare il “vil denaro”…
I conti in tasca a Vittorio Feltri
“Volete sapere il mio stipendio mensile? Se ci tenete – dichiara Vittorio Feltri in un’intervista a Gurulandia, di cui riportiamo qui sotto uno spassoso estratto – ve lo posso dire, quello netto è di 28mila euro“. Avete letto bene: i frutti di quasi due anni di lavoro di molti “comuni mortali” lui li raccoglie in quattro settimane. “Ho una disponibilità economica importante – continua il direttore – , ho comprato le case a tutti i miei figli, a mia moglie invece ho comprato sette case così non rompe i c…i!”. Evviva la sincerità!
E a chi gli domanda quanto guadagnino i dipendenti di Libero, Feltri risponde senza scomporsi, con il suo inconfondibile stile: “Non lo so e non me ne importa”. Per la cronaca, dal marzo 2023 è anche Consigliere Regionale lombardo per Fratelli d’Italia, incarico che gli garantisce un’ulteriore entrata economica. Pecunia non olet…