Sono in tanti a chiedersi se il tonno in scatola sia o meno dannoso. Ecco cosa rivela una recente ricerca in merito
Il tonno è un alimento che consumiamo in modo molto frequente. Piace a oltre un italiano su 3, e lo si mangia almeno 2/3 volte a settimana.
Il tonno è un cibo consumato sia per il fatto che è un pasto rapido e si accosta a numerosi prelibati, ma è anche semplice e capace di conservarsi per lungo tempo.
Una pasta col tonno è in grado di risolvere un pranzo veloce, con magari ospiti inattesi, o un buon tonno e pomodoro, o meglio ancora, un buon tonno, pomodoro, uova e insalata.
Il tonno è visto come un comfort food e per tutte le suddette ragioni, ha così successo. Sono numerosi gli studi su questo alimento, e una ricerca recente, ne ha esaltato le qualità e fatto una rivelazione in merito.
Alcuni, invece, dicono che può essere dannoso per via della presenza di mercurio. Ma è davvero così?
Tonno in scatola: quali sono i suoi reali benefici
Secondo alcuni esperti, il tonno in scatola è una soluzione pratica e a lungo conservabile, con cui si possono preparare piatti gustosi.
Quello a cui si dovrebbe prestare attenzione, sempre in base a quanto ritengono alcuni esperti, è la qualità del tonno che si acquista, perché non tutte le scatolette di questo pesce, sarebbero uguali.
Il pesce, in linea generale, contiene proteine con pochi grassi saturi. Se azzurro, poi, ha in sé acidi grassi polinsaturi che fungono da antinfiammatorio per il nostro corpo.
Il pesce fresco, poi, in base sempre a recenti ricerche, diminuisce i rischi che si manifestino determinate patologie. Chiaramente sono studi su cui sarà necessario avere ulteriori prove, come spiegano alcuni esperti del settore.
Sarebbe sempre meglio prediligere il pesce fresco, ma se non si può per varie ragioni, il pesce in scatola va bene, perché è certamente meglio assumerlo sotto tale forma che non mangiarlo affatto.
Ci sono studi che affermerebbero che il consumo di tonno in scatola potrebbe prevenire il rischio di contrarre tumori, di cui al colon retto, e contrastare la depressione. Il punto è che questi studi, secondo alcuni ricercatori, potrebbe essere distorti per via di fattori confondenti, che potrebbero alterarne l’esito finale. Bisognerebbe, quindi, attendere ulteriori conferme a riguardo.
Sempre altri studi, asserirebbero che il pesce, soprattutto per i più piccoli, contenga nutrienti essenziali per il loro sviluppo e che questi ultimi abbiano benefici protettivi superiori a possibili pericoli legati a eventuale presenza di mercurio.
Il mercurio è un problema, ma gli studi avrebbero dimostrato che i valori di questa sostanza, rilevati nel pesce in scatola, sono al di sotto di quelli fissati. Tuttavia, per gli esperti, i bambini dovrebbero prediligere pesce fresco, nonostante il pesce in scatola contenga vitamine, proteine buone e grassi buoni. Questo perché ci sarebbe minore accumulo di tossicità.