Si è sempre pensato che gli opposti tendano ad attrarsi, ma sarà davvero così? Ecco come stanno realmente le cose
Un noto proverbio afferma che gli opposti si attraggano. Persone diverse, con interessi diversi, possono attrarsi ed entrare l’uno nella vita dell’altra.
Questa, in effetti, è una cosa che può accadere, e secondo alcuni esperti, ogni persona può essere attratta naturalmente da qualcuno che è diverso.
E il motivo, principalmente, è che ci sono delle diversità che aggiungono un po’ di pepe al rapporto, e che in effetti, non guastano.
Molto spesso, infatti, accade che due persone siano diverse, ma che riescano a trarre il meglio dalle proprie differenze, di fatto completandosi.
Magari queste diversità possono portare a liti, o si può accettare di essere diversi e restare insieme, imparando ad apprezzare e ad apprendere dall’altro ciò che è più significativo.
Tuttavia, il fatto di essere o meno compatibili, è un tema delicato, che nel tempo è stato oggetto di molte ipotesi, studi e dibattiti. Gli scienziati hanno infatti lavorato e dibattuto a lungo su questo argomento, tanto che uno degli ultimi studi ha dato un nuovo risultato. Ecco quale.
Secondo uno studio realizzato dagli scienziati dell’Università Colorado Boulder, in Usa, che ha esaminato 200 ricerche che nel corso di un secolo hanno studiato milioni di coppie, la verità è un’altra.
Gli scienziati, infatti, hanno concluso che di solito, l’essere umano tende a scegliere un compagno/a che sia simile a lui/lei. Questo, chiaramente, si oppone alla teoria che gli opposti si attraggono.
In base a questa ricerca, l’82 e l’89% delle caratteristiche finite sotto la lente degli esperti erano simili nelle coppie. Molti avevano in comune l’orientamento politico, oppure l’età in cui hanno perso la verginità, oppure alcune caratteristiche fisiche come il fatto di dover portare gli occhiali.
Oppure, tali coppie avevano in comune i comportamenti religiosi, il grado di istruzione, certe misure di intelligenza, e molto altro. Uno degli autori dello studio ha asserito che il processo di scelta del partner non sarebbe casuale, e che ci sono degli aspetti che possono prevalere nella scelta, più di altri.
In sostanza, lo studio dimostrerebbe che la scelta del partner non sarebbe casuale, ma che ci sono diversi tratti in comune che influiscono sulla decisione finale.
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