Siamo in Lombardia e quella che vi stiamo per raccontare è la storia del “villaggio operaio”, meglio conservato d’Europa. Qui il tempo si è completamente fermato. Scopri di quale villaggio parliamo.
L’Italia è un Paese davvero speciale. Lo sappiamo noi che ci viviamo e lo sanno anche i milioni di turisti che, ogni anno, vengono a visitare le sue innumerevoli bellezze. L’Italia è un mix di cultura, arte, città storiche, piccoli borghi, posti di mare e montagna. Non tralasciamo la cucina, con le sue ricette regionali, fatte di materie prime semplici, ma di alta qualità.
Basti pensare che l’Italia è attualmente il Paese che possiede il maggior numero di siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Sono ben 59. Seguono, la Cina con 57 siti e, a pari merito, la Francia e la Germania con 52 siti. I Portici di Bologna, le Isole Eolie, la Costiera Amalfitana, il centro storico di Roma, i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera, ecc. Solo per citare alcuni dei posti più belli al Mondo.
Nella lista dei siti Patrimonio UNESCO, ci sono luoghi molto conosciuti, ma anche posti poco noti. Dei piccoli centri molto caratteristici. Scopriamone uno in particolare.
Spostiamoci in Lombardia e nello specifico sull’estrema punta meridionale dell’”Isola Bergamasca”. Un luogo racchiuso tra i fiumi Adda e Brembo e le Prealpi. Qui sorge un villaggio industriale dalla storia molto particolare. Crespi d’Adda è stata fondata nel 1878 dall’imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi (anche se la configurazione finale del villaggio fu sviluppata da suo figlio). Una città aziendale con lo scopo di ospitare gli operai della fabbrica e le loro famiglie. Non venivano fornite solo le abitazioni, ma anche la chiesa, il cimitero, l’ospedale, il campo sportivo, le scuole, il lavatoio, i bagni pubblici, ecc. Si trova in Lombardia questo villaggio operaio conservato, ancora oggi, in perfette condizioni.
Visitare questo villaggio, vuol dire rivivere il passato. Da vedere sono le caratteristiche casette degli operai, tutte a pianta quadrata. C’è anche la chiesa, che rispecchia la copia esatta del Santuario Santa Maria in Piazza, situato a Busto Arsizio. Da non perdere: la fabbrica, il cimitero, il museo e la villa della famiglia Crespi, simile ad un castello medievale. Il villaggio operaio di Crespi d’Adda fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1995.
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