Ci sono tanti studi che hanno permesso di comprendere come diventare più intelligente, e le modalità per raggiungere gli obiettivi sono davvero inedite.
Chi non vorrebbe essere intelligente, divertente, simpatico, affascinante e intrigante? Probabilmente tutti quanti. Possiamo lavorare sulla nostra persona in molti modi, anche per incrementare le capacità intellettive.
Bisogna però innanzitutto capire cosa sia davvero l’intelligenza. Negli ultimi anni numerosi esperti, neuroscienziati e ricercatori hanno convenuto che non basta misurare il quoziente intellettivo con dei test, seppur validi.
L’intelligenza è qualcosa di molto complesso e non deve essere confusa con la conoscenza. Diventare più intelligenti, infatti, non significa studiare di più, lavorare di più o impegnarsi in mille attività, anzi. Diversi studiosi hanno dimostrato che lo stress e il multitasking, il sovra eccitamento e le troppe stimolazioni esterne ci stanno facendo diventare meno intelligenti. Ecco perché e cosa possiamo fare per invertire la rotta.
Se vuoi diventare più intelligente… fermati un attimo
Sappiamo che l’intelligenza è un complesso di elaborazioni del cervello, che contemplano diverse capacità. I cervelli, strutturalmente, sono molto simili nelle persone di tutto il mondo, ma ognuno di esse costruisce la sua personalità e capacità di ragionamento in base ad un’altra miriade di fattori.
Secondo gli scienziati, la persona è davvero intelligente quando usa le sue capacità per risolvere i problemi, evolversi e raggiungere la felicità, qualunque essa sia secondo la concezione del soggetto. Ecco perché non è detto che una persona intelligente – ovvero con capacità di apprendimento, calcolo e ragionamento unite a cultura – arrivi poi a vivere una vita gratificante.
Il primo step da fare è, dunque, lasciarsi alle spalle gli stereotipi per cui per essere felici dobbiamo avere un bel conto in banca, tanti like sui Social e così via. Il nostro capitale intellettivo (qualunque sia il risultato di un calcolo di QI) è ben sfruttato solamente se lo applichiamo nel modo corretto.
Per fare un esempio, un soggetto può avere tanta memoria e capacità di ragionamento, ma se sfrutta queste capacità su concetti o fatti non utili non raggiungerà mai nessun obiettivo.
Gli scienziati di tutto il mondo stanno ancora studiando i processi cerebrali legati all’intelligenza, ma sono arrivati già ad alcune conclusioni. Le capacità possono migliorare se impediamo ad altri fattori di interferire. E questi fattori sono legati (anche) alle emozioni. Paradossalmente, per diventare più intelligenti non dovremmo fare milioni di cose, ma fermarci a riflettere su ciò che accade intorno a noi, senza farsi prendere dalla rabbia, dalla frustrazione, dal panico o da altre emozioni negative.
Una volta ritrovata la concentrazione, potremo dedicarci al pensiero in modo più fluido e di conseguenza riusciremo non solo ad apprendere meglio ma anche a risolvere i problemi e a ideare le strategie giuste per trovare la nostra personale felicità.