Il diavolo, prima o poi, è entrato nella nostra vita. Fin dal catechismo, chi crede in Dio sa che il demonio è una presenza che ci tenta continuamente. Tanto da essere ben presente, sulla Terra, in tanti luoghi che ci circondano. Come a Milano, dove, si dice, potrebbe essere proprio lì.
Ogni domenica, gli italiani vanno alla scoperta di un angolo del nostro Paese, per fare la classica gita fuori porta. Luoghi non solo belli geograficamente, dove c’è l’imbarazzo della scelta, ma anche curiosi e insoliti. Infatti, ci sono delle leggende che andrebbero riscoperte per farsi una cultura anche sui luoghi misteriosi.
Milano è una città metropolitana ricca di queste storie particolari. Ad esempio, non tutti sanno che, nella capitale della Lombardia, ci sono dei veri igloo dove la gente ci abita. Ed è sola una delle tante curiosità che rendono ancora più magica. Ad esempio, sai che a Milano si può incontrare il diavolo? Non solo al Meazza, quando gioca il Milan, visto che è il suo simbolo, ma in altri luoghi legati, in qualche modo, al demonio. Vediamo quali.
Il primo luogo che dovremmo visitare, legato al diavolo, a Milano, fuori dalla Basilica di Sant’Ambrogio. Senza doversi spostare con la macchina, basta prendere la linea M2 e scendere alla fermata di Sant’Ambrogio.
Ebbene, subito fuori da questo importante edificio religioso, vedrete una colonna detta, non a caso, Colonna del Diavolo, di epoca romana. Ebbene, questa colonna fu coinvolta, secondo la leggenda, nella lotta tra Satana e Sant’Ambrogio. La dimostrazione? Ci sono due fori, alla base della colonna stessa.
Secondo quello che si racconta, il diavolo cercò di trafiggere, con le corna, il santo, finendo per conficcarle nella colonna. Una volta liberato, scappò via spaventato e c’è chi sostiene che annusando i fori si senta odore di zolfo. Secondo luogo legato a presenze demoniache è Palazzo Acerbi, corso di Porta Romana 3 (M3, fermata Missori). Dove, secondo leggenda, abitò il diavolo in persona. Ovvero, attraverso il marchese Ludovico Acerbi.
Quando a Milano, scoppiò la peste, che fece tantissimi morti, si dice che il marchese organizzasse, noncurante, feste da ballo. E che mai nessuno dei suoi invitati morì di peste, gli unici a rimanere inspiegabilmente immuni. Non solo. Durante le Cinque Giornate di Milano, il palazzo ricevette una palla di cannone che rimase incastrata nella facciata (è ancora visibile), senza abbatterlo. Merito del diavolo?
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