Revenge Bedtime Procrastination: cos’è e perché attuiamo questa tecnica.
Quante volte capita di portare avanti i nostri impegni e di continuare a vivere la giornata a stento, aspettando solo l’ora di andare a dormire? Eppure qualcosa va sempre storto, ci perdiamo dietro serie tv e film, arrivando alle cinque del mattino sopra il divano con la televisione ancora accesa. Iniziamo ad accusare la stanchezza proprio nel momento in cui dobbiamo iniziare a fare qualcosa, quindi la domanda che ci poniamo è: perché?
Le giornate passano tra lavoro, vita familiare, impegni casalinghi e vita sociale, rendendoci talmente stanchi che, chi è pendolare, si addormenta in treno. Dunque, perché posticipiamo il momento della buonanotte? Perché è così difficile mettersi a letto e riposare, dando adito a ciò che abbiamo sperato durante tutto il tempo? Film, serie tv, libri, reels in Instragram e TikTok, sono tutti fattori che ci portano a posticipare il sonno. Questo fenomeno si chiama Revenge Bedtime Procrastination e oggi andremo a vedere di cosa si tratta.
Revenge, in inglese significa vendetta, infatti, se ci pensate è come se il nostro cervello si stesse vendicando. Pensiamo per 24 ore di andare a letto e che non vediamo l’ora di dormire, e quando succede, procrastiniamo il momento del sonno. Il fenomeno Revenge Bedtime Procrastination si attiva in persone che, durante la giornata, non hanno il controllo del loro tempo, perciò la sera, trovano la libertà, rimanendo svegli per ore, senza andare a dormire.
Si pensa che il termine possa venire dal cinese bàofùxìng àoyè, ovvero, inconsciamente, rimandiamo il momento di andare a dormire, per riuscire a trovare quel tempo libero che non abbiamo durante la giornata. Effettivamente, questa spiegazione ha un senso, poiché, spesso, si presentano delle giornate pienissime, in cui non abbiamo un momento né per pensare a noi stessi, né per rilassarci, e si va a letto senza aver vissuto il giorno. Così scatta la vendetta da parte del cervello, impegnandoci in altro e ritrovando il tempo perduto.
Tra le cause associate alla Revenge Bedtime Procrastination c’è la mancanza di tempo libero durante le ore del giorno. Nonostante il nostro desiderio di andare a dormire, qualcosa si intromette tra la sensazione e il bisogno del nostro corpo e il comportamento del nostro cervello, che ha bisogno di svago. La quotidianità è fatta di impegni essenziali, che non possiamo evitare o procrastinare, per questo il nostro cervello è più propenso a posticipare il momento in cui si deve e si ha la necessità di andare a dormire.
Perciò, se pensavate di soffrire d’insonnia o di altri disturbi del sonno, potreste attuare la tecnica del Revenge Bedtime Procrastrination. Abbiamo risolto l’arcano del motivo per cui non si riesce ad andare a dormire anche se si sta morendo di sonno e si è passata l’intera giornata tra sbadigli e faticosi stenti.
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