Se la tua pelle è cosparsa di nei e vuoi scoprire come individuare un eventuale melanoma, ecco i dettagli a cui devi prestare attenzione
I tumori alla pelle sono sempre più diffusi e, in Italia, nel 2020 sono state effettuate più di 14mila nuove diagnosi di melanoma della cute: è in assoluto il terzo tumore più frequente in uomini e donne sotto i 50 anni. Imparare a conoscere le cause, le conseguenze ma soprattutto sapere come prevenirlo è quindi fondamentale: oggi parliamo della differenza tra nei e melanomi e delle caratteristiche a cui prestare attenzione.
Il melanoma è un tumore maligno che origina nella cute, ma può sorgere anche nelle mucose e negli occhi. Di fatto, è determinato dalla proliferazione e dalla trasformazione dei melanociti, le cellule che risiedono nello strato basale dell’epidermide e si palesa sulla cute con una macchia che nelle fasi iniziali può esser scambiata per un innocuo neo. Ecco però quali sono i dettagli a cui prestare attenzione e come si fa a riconoscere un melanoma.
I nei sono delle macchie che compaiono sulla pelle a causa dell’accumulo dei melanociti: consistono in piccole masse di colore rosato, marrone chiaro o marrone scuro e sono innocui. Circa il 10% della popolazione mondiale, però, presenta almeno un neo atipico, cioè con un aspetto diverso dagli altri. Questi nei cosiddetti displastici hanno più probabilità rispetto ai nei normali di trasformarsi in melanomi: per riconoscere se questo passaggio è avvenuto, è necessario osservarli.
Gli aspetti da osservare si possono riassumere nell’acronimo ABCDE. A sta per asimmetria: i melanomi solitamente hanno una forma asimmetrica. B sta per bordi: i bordi di un neo pericoloso non sono netti e definiti ma frastagliati e irregolari. C sta per colore: se il colore di un neo che avete sul corpo si modifica nel tempo, dovete andare subito dal dermatologo.
D sta per dimensioni: i nei normali hanno dimensioni di 2 o di 3 millimetri, ma se raggiungono misure oltre ai 6 millimetri o se si ingrandiscono improvvisamente è meglio andare a farsi vedere. Infine E sta per evoluzione: se un neo cambia nel corso del tempo in uno degli aspetti fino a ora citati o se diventa pruriginoso o purulento, è bene farsi subito vedere.
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