Le star della musica, anche post mortem, continuano a macinare soldi. Per la gioia delle case discografiche, che, ogni anno, grazie a loro, continuano a incassare milioni di dollari.
Da Elvis Presley a John Lennon. Da Whitney Houston a Tina Turner. Passando per altre decine e decine di star che hanno segnato la musica dell’ultimo secolo. Morti, spesso premature, che, però, non hanno impedito ai loro successi di cavalcare più generazioni anche dopo la loro scomparsa. Di conseguenza, un giro di denaro enorme, gestito dalle case discografiche e diviso tra gli eredi, sia diretti che indiretti. Eppure in pochi sanno qual è la star della musica che, post mortem, guadagna di più ancora oggi.
Il complesso meccanismo dei diritti d’autore
Non vogliamo qui addentrarci nel complesso meccanismo dei diritti d’autore sull’opera di un’artista dopo la sua morte, peraltro differente in base alla legislazione dei diversi stati. Possiamo dire che sono circa 50/70 gli anni in cui gli eredi possono godere dei proventi della cessione dei diritti. Poi, ci sono casi in cui sono gli artisti stessi a cederli per iniziative benefiche o filantropiche. È il caso della star che andremo a scoprire ora. Quinto cantante scomparso a guadagnare di più nel panorama mondiale.
La generosità di Bob Marley
Bob Marley è una delle icone del XX secolo. La sua musica e le sue immagini sono, ancora oggi, un manifesto simbolo per tantissime comunità. La cessione della sua magnifica “No woman, no cry”, per esempio, permette di far guadagnare annualmente milioni di dollari alla mensa per poveri gestita da un amico d’infanzia. Questo perché, prima di morire, l’artista giamaicano decise di lasciare i diritti sulla celebre canzone come lascito all’organizzazione che opera nella sua terra natia.
Tuttavia, Marley, come detto sopra, è “solamente” al quinto posto tra i cantanti che più incassano post mortem. A comandare questa speciale classifica è Michael Jackson che, con 115 milioni di euro all’anno svetta sull’immortale Elvis Presley. Sorpasso, peraltro, avvenuto nel 2023, perché fino ad allora era stato l’artista, morto a Memphis nel 1977, a comandare la graduatoria.
La straordinaria mente di Jackson aveva compreso, già a metà anni Ottanta, il meccanismo per fare valanghe di soldi con i diritti. Allora acquistò quelli dei Beatles, cedendo, a sua volta, i propri, per una cifra superiore a 40 milioni di dollari. Quando, nel 2016, la Sony li comprò dagli eredi, spese quasi 20 volte tanto. Un lascito enorme, che, ancora oggi, frutta comunque tantissimi milioni per le percentuali che questi si sono riservati dopo la cessione. Mickael Jackson, dunque, è l’artista che guadagna di più dopo la sua morte, avvenuta nel 2009.