Non tutti sanno perché il giorno di chiusura dei barbieri e dei parrucchieri cade proprio di lunedì. Ti raccontiamo questa leggenda molto triste.
Così come il corpo e il viso, anche i capelli hanno bisogno di attenzioni costanti. Non è solo una questione di genetica, ma per ottenere una chioma sana e lucente è importante seguire delle regole ben precise e avere delle buone abitudini. È fondamentale utilizzare i prodotti giusti, ma anche avere un’alimentazione corretta. Inoltre, non esagerare con le schiariture o le tinte e utilizza phon e piastra ad una temperatura moderata.
Non dimenticare, poi, di tagliare i capelli regolarmente per eliminare le doppie punte. Oltre alla normale spuntatina, sfrutta l’appuntamento dal parrucchiere per fare qualche trattamento particolare, adatto al tuo tipo di capello. Naturalmente andare dal parrucchiere è anche una coccola. Ti permette di essere più bella, di rilassarti qualche ora e fare due chiacchiere.
Perché tutti i barbieri e parrucchieri chiudono proprio il lunedì: succede in tutta Italia
Hai mai notato che tutti i parrucchieri e i barbieri sono chiusi sempre di lunedì? E non succede solo nella tua città, ma in tutta Italia. Perché proprio il primo giorno della settimana? Naturalmente non è un caso, ma questa scelta è legata ad una storia molto triste. Ti raccontiamo tutti i dettagli.
Le sfortune della giovane Mariuccia
Siamo a Firenze nell’anno 1794. Nei pressi del Giardino di Boboli, venne ritrovato il corpo di una donna con la gola tagliata. Si trattava di Mariuccia, questo il suo nome, una nota prostituta di origini napoletane. La ragazza, trasferitasi nel capoluogo Toscano, si guadagnava da vivere, appunto, vendendo il suo corpo. La polizia si attivò subito per scoprire il colpevole. In un mercatino dell’usato, ritrovarono la sottoveste che Mariuccia utilizzava per accogliere i suoi clienti. Il proprietario della bancarella fornì immediatamente ai poliziotti il nome della persona che gli aveva portato l’indumento.
Si trattava di un giovane barbiere che confessò subito il suo peccato. Antonio di Vittorio Giani, questo il nome dell’omicida, raccontò di essersi innamorato della ragazza e che, in un momento di rabbia e gelosia, le aveva tolto brutalmente la vita. Lunedì 11 giugno, il giovane barbiere fu condannato a morte. La sua impiccagione avvenne in piazza. Tutti i suoi colleghi, per assistere all’esecuzione, chiusero le loro botteghe. Un’abitudine, questa, tramandata fino ai giorni nostri. Ecco, quindi, perché tutti i barbieri e parrucchieri chiudono proprio il lunedì.