Tagliare le cipolle è una tortura perché cominci a piangere a dirotto? Ti spiego perché succede questo strano fenomeno e come evitare fiumi di lacrime e cola naso.
Dal sapore dolce ma leggermente piccante e con quell’odore inconfondibile e pungente. Parliamo della cipolla, un vegetale che tutti utilizziamo in cucina. Un alimento dalle origini antiche, già conosciuto dai Babilonesi. Nell’antica Grecia gli atleti mangiavano la cipolla, perché pensavano potesse alleggerire il sangue, mentre i gladiatori romani la strofinavano sul corpo per rassodare i muscoli. Durante il Medioevo era utilizzata come merce di scambio.
Oggi le cipolle sono usate in cucina, come ingrediente fondamentale per la preparazione di molti piatti. Inoltre, avrebbero tantissime proprietà utili al benessere del nostro organismo. Le cipolle sono facilissime da coltivare anche in vaso sul balcone di casa. Si tratta di una coltura a bulbo, resistente anche al freddo e che necessita di un terreno fertile, leggero e ricco di sostanze organiche.
Ogni volta che si affetta una cipolla cruda, gli occhi iniziano a lacrimare incessantemente e il naso comincia a colare. Succede con qualunque varietà (rossa, bianca, dorata, ecc.). Ma ti sei mai chiesto perché le cipolle provocano questo fenomeno? Quando tagli una cipolla, questa rilascia delle sostanze chimiche sgradevoli che, di solito, la pianta utilizza per scoraggiare i parassiti che vogliono attaccarla. Insomma, mette in atto una sorta di strategia difensiva per allontanare questi animaletti poco graditi. Quando incidiamo il bulbo, queste sostanze irritanti (enzima chiamato allinasi) vengono rilasciate velocemente. Arrivano ai nostri occhi che, per proteggersi, iniziano a lacrimare. Ecco, perché tagliare le cipolle fa piangere.
Non si può impedire alle cipolle di rilasciare queste sostanze, ma possiamo trovare una soluzione per non versare fiumi di lacrime. Chiediamo aiuto alla chimica. Per evitare il fenomeno della lacrimazione, prima di tagliarla, puoi lasciare la cipolla in freezer per qualche minuto. Il freddo dovrebbe rallentare la fuoriuscita degli agenti irritanti.
Oppure puoi utilizzare un coltello affilato e ben freddo. Gli esperti non consigliano di usare quelli dotati di una lama seghettata. Questo coltello danneggerebbe troppo le sacche del bulbo, liberando le sostanze irritanti molto più velocemente. Le nostre nonne, invece, usavano un altro metodo. Immergevano la cipolla in una ciotola con acqua fredda e aceto. Questo rimedio pare, che riduca il rischio di lacrimazione. Prova entrambi i metodi, tentar non nuoce!
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