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Perché per cuocere la pasta l’acqua deve bollire e usiamo il sale grosso? Ecco come la cucinavano nel Medioevo

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Erica Oldano

La pasta è la pietanza che ci ha resi famosi nel mondo insieme alla pizza. Per prepararla siamo soliti seguire dei passaggi semplici e quasi automatici. Ma perché facciamo bollire l’acqua e usiamo il sale grosso? Oggi siamo qui per svelartelo.

È il primo piatto più amato dagli italiani. La pasta, in tutte le sue varianti, è la pietanza italiana per eccellenza e anche la più consumata. Si stima che in un anno gli italiani mangiano 23,5 chilogrammi di pasta. Non dovrebbe stupirci il fatto che siamo il Paese che mangia più pasta nel Mondo. Tutti noi abbiamo imparato a preparare la pasta dalle nostre mamme e nonne che ci hanno tramandato ricette e modi di preparazione.

Come sappiamo tutti, per preparare una buona pasta dobbiamo fare in modo che l’acqua nella pentola giunga ed ebollizione. Inoltre, poco prima di buttare la pasta generalmente saliamo l’acqua usando il sale grosso. Ma perché facciamo proprio così? Con questo articolo vogliamo spiegarti i motivi e anche qualche curiosità riguardante il Medioevo e come si mangiava ai tempi la pasta.

Perché per cuocere la pasta usiamo il sale grosso invece di quello fino? La risposta che non ti aspetti

Contrariamente a ciò che molti pensano, usare il sale grosso o il sale fino non fa differenza. Ma allora perchè preferiamo usarne uno rispetto a un altro? Si tratta soltanto di una questione pratica: usare il sale grosso ti permette di misurarlo con maggiore facilità. Tieni presente che per ogni litro d’acqua occorre mettere 10 grammi di sale. Quasi nessuno di noi usa la bilancia per misurare questa quantità. 10 grammi di sale grosso equivalgono a mezzo cucchiaio di sale grosso. In questo modo, andrai sul sicuro senza esagerare. C’è un altro falso mito da sfatare: è convinzione comune che mettere il sale nell’acqua contribuisca a farla bollire prima. Falso: aggiungere prima il sale aiuta a rendere l’acqua un po’ più calda, ma non a farla bollire più velocemente.

È davvero necessario far bollire l’acqua prima di buttare la pasta?

Perché per cuocere la pasta l’acqua deve raggiungere l’ebollizione? Recentemente si è scoperto che questo metodo non è l’unico utilizzabile. Tuttavia, fare bollire l’acqua prima di fare cuocere la pasta ti permette di ottenere una pasta a regola d’arte. La pasta così sarà al dente e più facilmente digeribile. Per raggiungere questo risultato, è necessario che l’amido gelatinizzi e il glutine si denaturi. Questo processo si attiva quando la temperatura dell’acqua supera gli 80 gradi. Siccome però nessuno usa abitualmente dei termometri da cucina per controllare la temperatura dell’acqua della pasta, attendiamo che inizi a bollire per essere sicuri.

La pasta nel Medioevo: ecco come si mangiava

La pasta era già diffusa all’epoca della Magna Grecia e si è poi diffusa gradualmente a partire dal XIII secolo. Tuttavia, non si preparava come facciamo oggi. La pasta aveva tempi di cottura lunghissimi: dimentichiamoci dei classici 13 minuti di cottura. Inoltre, la pasta oggi è una portata principale, mentre nel Medioevo era soltanto un contorno per carni e pesci. Come si mangiava? Prima dell’arrivo del pomodoro nel XV secolo, la pasta si mangiava condita con burro, cacio e spezie dolci.

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