La primavera porta bel tempo e nuove energie. Ci sono in questa stagione molte occasioni di festa per stare con gli amici e mangiare. In particolare il primo giorno di aprile è dedicato agli scherzi. Scopriamo alcune motivazioni e delle burle ormai storiche.
Lasciato alle spalle l’inverno la nuova stagione iniziata a marzo riserva molte date speciali. Oltre a feste come Pasqua e Pasquetta sono segnati in rosso altri giorni. Pensiamo al 25 aprile, Anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascimo, al primo maggio, Festa del lavoro.
C’è una ricorrenza strana legata al primo di aprile. Nel 2024 cade casualmente per il Lunedì dell’angelo. Quello è anche il giorno dei pesci d’aprile. Lo scherzo che facciamo o riceviamo in quelle 24 ore è chiamato proprio pesce d’aprile. Le ragioni sarebbero tante e contrastanti. C’è chi lo farebbe risalire a Cleopatra, ad esempio. In una gara di pesca avrebbe fatto attaccare all’amo di Marco Antonio un pesce finto.
Il nome dato a quel giorno potrebbe inoltre far pensare a chi cade nello scherzo come un pesce che abbocca facilmente attirato dall’esca. Un’altra origine risalirebbe al XV secolo e al passaggio al calendario gregoriano. Prima si festeggiava il nuovo anno alla fine di marzo, tra il 25 e il primo aprile. Poi la data si spostò a gennaio. Veniva burlato quindi chi imperterrito celebrava capodanno seguendo il vecchio calendario. Gli inglesi si riferiscono al primo aprile come Fools’ day, giorno degli sciocchi.
Scherzare però è facile farlo ogni giorno dell’anno. Possiamo ricordare alcuni episodi divertenti magari capitati a scuola o subiti da personaggi famosi. Basti pensare al programma Mediaset Scherzi a parte. Uno scherzo riguardò il mostro di Loch Ness. Il primo aprile del 1972 fu trovata una carcassa ritenuta appartenente ad esso. In effetti era quella di un elefante marino.
Il pesce d’aprile di Richard Branson, fondatore di Virgin Group, fu un pallone aerostatico camuffato da disco volante apparso in cielo vicino Londra nel 1989. Ci sono stati non solo pesci d’aprile: ecco alcuni fantastici scherzi ben riusciti.
Un episodio scherzoso tra i più noti è quello involontario fatto da Orson Welles. Nel 1938 durante la sua lettura di un radiodramma, tratto da La guerra dei mondi del 1898, gli ascoltatori furono assaliti dal panico. Pensarono che davvero degli alieni fossero sbarcati sulla Terra. Molti si erano sintonizzati dopo l’inizio delle trasmissioni, perdendosi l’introduzione in cui si avvisava che il racconto era pura finzione.
Una burla che ingannò perfino critici d’arte fu quella compiuta nel 1984 da tre studenti universitari. Questi infatti avevano realizzato delle sculture a forma di testa. Durante degli scavi a Livorno furono scoperte e attribuite all’artista Modigliani.
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