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Non comprate più olio d’oliva: l’ultimo test è agghiacciante | Rivelazione shock dalla Francia

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Sebastiano Spinelli

La Francia ha rivelato un test sconcertante sull’olio d’oliva: non deve essere comprato. Che cosa è stato scoperto?

Sono tanti i prodotti alimentari che utilizziamo durante il giorno. Quando si tratta di friggere sicuramente l’olio è tra i primi elementi che andiamo a prendere, così da usarlo nella padella. Il più utilizzato è l’olio extravergine d’oliva, considerato il migliore fra tutti quelli più acquistati al supermercato. Ma una recente ricerca della Francia potrebbe aver rivelato delle verità importanti su questo olio.

L'olio d'oliva non deve essere comprato
Perché l’olio d’oliva non deve essere comprato? – IntellettualeDissidente.it

Ad allarmare i consumatori è stato il test della rivista Que Choisir, che ha parlato di alcuni esami effettuati sull’olio extravergine di oliva. In genere le persone sanno che almeno 8 marche su 14 sono state declassate a olio vergine per i difetti nella prova organolettica. Difatti il termine extra viene attribuito a quel tipo di olio senza difetti e senza retrogusto o sapore di rancido, fermentazione o forme di ossidazione.

Olio d’extravergine d’oliva, i ricercatori suggeriscono di non acquistarlo: non è di qualità

Ciò significa che il produttore assicura che l’olio mantiene le caratteristiche organolettiche ideali per tutto il periodo in cui viene commercializzato. Il problema è che secondo la Francia neanche l’olio extravergine d’oliva è considerabile extra, perché non è tanto diverso dalla qualità di tutti gli altri prodotti della sua categoria. Ne aveva parlato già nel 2021, e ora ha riproposto la stessa critica mostrando i dati dei test ottenuti.

L'olio d'oliva non deve essere comprato
Le rivelazioni della Francia sono agghiaccianti – IntellettualeDissidente.it

Gli esperti suggeriscono che le informazioni non sono sufficienti a considerare l’olio extravergine d’oliva senza difetti. Anche la rivista 60 Millions de Consommateurs ha rilevato lo stesso problema in diversi prodotti extra, che non dovrebbero essere considerati di qualità. In Italia, invece, l’olio extravergine in bottiglia presenta diversi difetti di sapore non indifferenti. Questo significa che potrebbe essere declassato a solo vergine, e i motivi per farlo non mancano di sicuro.

Il problema è che l’olio extra vergine d’oliva, seppur non sia di alta qualità, sta costando sempre di più. Il suo prezzo è destinato ad aumentare, nonostante non sia giustificabile visto che non è così buono come sembra. I difetti sono troppi se messi a confronto con i pregi, per cui non ne vale la pena. Le bottiglie attuali non vengono vendute a meno di 7 o 8 euro, e tra qualche mese potrebbe arrivare a costare almeno 10 euro. Cifre da record che non potranno essere tollerate tanto facilmente in Italia.

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