Secondo la scienza ci sono alcune abitudini in particolare che aiutano a rallentare l’invecchiamento di almeno sei anni.
Non passano inosservati i risultati di un recente studio in base ai quali vi sarebbero alcune abitudini in particolare che aiuterebbero a rallentare l’invecchiamento. Ecco di quali si tratta.
La vita di ognuno di noi è caratterizzata da momenti di alti e bassi. Alcuni periodi sono più felici, altri invece meno. In ogni caso l’importante è non abbattersi e cercare di affrontare al meglio le varie sfide quotidiane. Non sempre, purtroppo, possiamo avere il controllo della situazione.
Basti pensare al tempo che trascorrere velocemente, senza che nessuno di noi possa fare niente. Se tutto questo non bastasse, con il trascorrere degli anni dobbiamo fare i conti con i vari segni dell’invecchiamento che affiorano sul nostro viso e corpo.
Le abitudini che rallentano l’invecchiamento di almeno 6 anni, lo dice la scienza: ecco di quali si tratta
Purtroppo non vi è alcuna formula magica da poter utilizzare per dire addio ai segni del tempo. Prestando attenzione ad alcuni accorgimenti, però, sembra sia possibile quantomeno rallentarne il processo. In tale ambito non passano inosservati i risultati di uno studio che verrà presentato dall’American Heart Association nel corso della conferenza Scientific Sessions che avrà luogo negli Stati Uniti
Ebbene, stando a tale studio sembra che riuscire a mantenere un buon livello di salute cardiovascolare possa aiutare a ritardare l’invecchiamento biologico fino a circa sei anni. Entrando nei dettagli i ricercatori hanno scoperto che coloro che mostrano un’età inferiore rispetto a quella del certificato di nascita svolgono regolarmente attività fisica e seguono una dieta povera di grassi.
Gli studiosi hanno quindi stabilito che tra le abitudini che aiuterebbero a ridurre il rischio di malattie cardiache e a rallentare l’invecchiamento si annoverano una dieta sana, fare sport, non fumare e dormire bene. Ma non solo, è importante controllare la pressione sanguigna, il livello di colesterolo e anche della glicemia.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).