La moneta da 500 lire Caravelle fu coniata dal 1958 al 1967. Una versione di prova fu tirata nel 1957 in 1004 copie, ma si stima che ne siano state coniate più di 2200. Ecco la controversia sul reale valore.
Sul retro presenta un busto femminile di stile rinascimentale e 19 stemmi delle città capoluogo regionali dell’epoca, con la legenda per l’autore Pietro Giampaoli. Sul verso sono raffigurate tre caravelle in navigazione verso destra, con la scritta REPVBBLICA ITALIANA e il valore, oltre al segno di zecca (R), e il nome dell’autore del verso, Guido Veroi. È la moneta da 500 lire caravelle del 1958. Ne sono state emesse diverse, non si tratta di monete rare. Quelle più ricercate sono le monete di prova e quelle con errori di conio.
La versione di prova è particolarmente ambita dai collezionisti per le sue differenze rispetto alla versione definitiva. Un po’ come le bandiere orientate verso poppa invece che verso prua. Le differenze rendono queste monete rare e preziose sul mercato numismatico, con valori che possono raggiungere fino a 12.000 euro per quelle in condizioni Fior di Conio. Le monete messe in circolazione tra il 1958 e il 2001 hanno valori che variano da 10 a 60 euro, a seconda dell’anno di coniazione e delle condizioni di conservazione.
Dopo il 1967, le monete furono coniate solo per le confezioni destinate ai collezionisti, vendute annualmente dalla Zecca di Stato. Tra il 1957 e il 2001, la Zecca di Stato coniò tre serie di monete d’argento da 500 lire. Quelle per il Centenario dell’Unità d’Italia (1962-63), quelle dedicate a Dante Alighieri (1965) e quelle denominate Caravelle. La versione di prova del 1957, conosciuta per le differenze rispetto alla versione definitiva, è particolarmente ricercata e preziosa per i collezionisti, conferendo un valore significativo alla moneta.
Il valore numismatico delle monete da 500 lire Caravelle varia in base alle condizioni di conservazione e alla rarità. Le monete in condizioni Fior di Conio possono raggiungere valori fino 7.500 euro. Le monete messe in circolazione hanno valori più modesti, che vanno da 10 a 60 euro, a seconda dell’anno di coniazione e delle condizioni di conservazione. Per le monete più vecchie (dal 1958 al 1967), anche quelle in condizioni Splendide hanno un valore relativamente basso, tra i 7 e i 15 euro.
Quando si possiede una moneta degli anni ’50 o ’60 è sempre meglio farla valutare prima di metterla in vendita. Il numismatico di fiducia ci dirà se ci sono errori di conio, se l’annata è particolarmente ricercata, se la moneta è rara perché emessa in tiratura limitata. Se saltiamo questo passo il pericolo è quello di non indovinare il prezzo giusto a cui venderla.
Fare un giro sui siti di aste on line può aiutarci. Troviamo molte monete da 500 lire caravelle in vendita. Quelle più ricercate, che hanno errori di conio, vengono offerte fino a un massimo di 5.000 euro. Ci sono poi esemplari in vendita a 300, 400 e 500 euro. Il fatto che una moneta di prova venga venduta a 12.000 euro e una con errori di conio abbia un prezzo di 5.000 euro va a creare una forbice troppo elevata per credere che le valutazioni siano corrette.
Secondo alcuni numismatici esperti, il valore dell’errore di conio non giustifica un prezzo di 5.000 euro. La moneta di prova, di conseguenza, dovrebbe valere di meno. Questo per fare in modo che la forbice sia giustificabile. In generale, si può dire che gli esemplari più desiderati di questa moneta potrebbero essere venduti bene anche con prezzi inferiori ai 5.000 euro.
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