L’infarto e l’attacco di panico hanno purtroppo sintomi molto simili e non è raro confonderli: imparare a distinguerli è fondamentale.
Il motivo è che temere di avere un infarto può alimentare a dismisura un attacco di panico in corso perché, semplicemente, proviamo un’incontrollabile paura di morire. Riuscire quindi a distinguere i sintomi dell’una e dell’altra problematica ci permetterà di avere un maggiore controllo delle nostre sensazioni, una maggiore consapevolezza del nostro corpo e, quindi, un maggiore senso di controllo sulla situazione che stiamo vivendo.
Nella maggior parte dei casi, infatti, l’attacco di panico si genera nel momento in cui ci sembra di non avere alcun controllo su quello che accade nella nostra mente, nel nostro corpo e nell’ambiente intorno a noi. In quei drammatici momenti la ragione non riesce più a gestire l’ansia e il caos da cui si sente circondata e, quindi, smette di funzionare normalmente.
L’unico modo davvero efficace per imparare a controllare gli attacchi di panico da soli, quindi, è capire come riconoscerli e avere consapevolezza di quello che sta accadendo nel proprio corpo e nella propria mente. Paradossalmente, sapere che l’ansia sta avendo il sopravvento, che è “solo” una crisi momentanea e che basterà semplicemente attendere che passi, è il modo migliore per far sì che l’attacco vada via velocemente e con pochi danni.
Sia gli attacchi di panico sia gli infarti possono legarsi a sintomi simili, come dolore al petto, mancanza di respiro, nausea e vertigini. Tuttavia, ci sono alcune differenze chiave tra i due che possono aiutare a distinguerli.
Il dolore al petto causato da un infarto è solitamente più grave, e può irradiarsi al collo, alla mascella o alla spalla sinistra. Mentre quello collegato ad un attacco di panico è solitamente più vago e può essere descritto come una pressione, una costrizione o un bruciore.
La mancanza di respiro causata da un infarto è solitamente più intensa e può essere accompagnata da altri sintomi, come sudorazione, nausea e vertigini. Quando questo segnale è determinato da un attacco di panico, invece, è accompagnato da tachicardia e palpitazioni.
Bisogna inoltre tenere presente che un infarto è molto più raro di un attacco di panico e, per questo, è più difficile che si manifesti davvero. Se stiamo sperimentando sintomi come il dolore al petto e la mancanza di respiro dovremo concentrarci con calma e ascoltarli con attenzione, così da distinguerne la natura e i segnali secondari. Sarà più facile così comprendere se è un attacco di panico e non si sta davvero rischiando la vita.
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