Non sono i grandi squali, le orche assassine o me le meduse super velenose. L’antagonista acquatico numero uno per l’uomo è un predatore dalle piccole dimensioni.
Mari, fiumi e laghi sono abitati da tantissime creature acquatiche: dalle più piccole, come il semplice plancton, alle più grandi, come la balenottera azzurra. Tra di esse, vi sono esemplari assai pericolosi per l’uomo, primo tra tutti lo squalo, seguito dal Candirù e dal pesce scorpione. Tuttavia, per la sua ferocia e irruenza, una creatura acquatica spicca in pericolosità ed è più piccolo di quanto si pensi. Altri non è che il piranha.
Il vero nemico acquatico dell’uomo è un pesce di piccole dimensioni
I piranha sono piccoli predatori acquatici molto noti per la loro aggressività e le loro affilate dentature. Da sempre suscitano un misto di fascino e terrore nell’immaginario collettivo, basta pensare in quanti film horror appaiono come il male del mondo. Si potrebbe addirittura dire che, potrebbero essere il vero nemico acquatico dell’uomo. I piranha sono pesci di acqua dolce originari dei fiumi sudamericani. La loro pericolosità nasce dalla loro velocità, dalle loro mandibole forti e per i loro denti affilati. Esistono diverse sottospecie di piranha, con dimensioni e peso differenti. Inoltre, nonostante siano considerati predatori feroci, questo pesce d’acqua dolce letale si ciba prevalentemente di pesci morti o morenti.
Tra mitologia e realtà
La fama dei piranha come nemesi dell’essere umano è in gran parte il risultato di miti esagerati e di racconti spropositati. I piranha hanno le capacità di attaccare animali più grandi di loro, essere umani inclusi, ma tali eventi sono legati a circostanze molto particolati. Ovvero, sono in grado di fiutare il sangue, perciò in presenza di una ferita attaccano senza riguardo. La circostanza che ha scatenato più attacchi, tuttavia, riguarda il disturbo del loro habitat. In un certo periodo dell’anno, da ottobre fino a marzo, i piranha sono in piena fase riproduttiva. Disturbare questo loro momento ed entrare nel loro territorio può essere, perciò, molto pericoloso per l’uomo.
La loro ferocia non lascia tanto spazio al pensare lucidamente. Ritrovarsi in mezzo ad un banco di piranha affamati e arrabbiati potrebbe essere mortale. Nonostante la loro pericolosità, questi pesci predatori svolgono un ruolo importante negli ecosistemi acquatici in cui vivono. Aiutano a controllare la popolazione dei pesci più piccoli, contribuendo a mantenere l’equilibrio ecologico. Inoltre, sono anch’essi una fonte di cibo per gli altri animali, come gli uccelli.