Il fegato, un organo che lavora molto ma che è silenzioso. Nonostante ciò, ecco alcuni segnali a cui badare
Un organo davvero complesso, che non dà molti segnali quando è in sofferenza, eppure tanto tanto indispensabile per la nostra vita.
Il fegato ha delle particolarità non comparabili agli altri organi. Esso rappresenta la ghiandola più grande del corpo ed è deputato all’immagazzinamento del glicogeno nonché sintesi delle proteine e soprattutto responsabile della pulizia dalle sostanze tossiche del sangue. Il fegato produce e secerne la bile, sintetizza colesterolo e trigliceridi e demolisce ormoni, tra cui l’insulina.
Tale ghiandola si trova annessa all’apparato dirigente ed è localizzato nella cavità addominale superiore. Solitamente non dà segnali quando ci sono infezioni o patologie in atto, eppure qualche minima avvisaglia può esserci, soprattutto in fase avanzata di circostanze mediche negative.
Ecco alcuni segnali che possono essere spia di problemi al fegato
Nonostante non ci siano molti segnali evidenti riconducibili a problematiche legate al fegato, alcuni disturbi e cambiamenti possono essere considerati campanelli d’allarme.
Se si nota un continuo gonfiore addominale, con senso di pienezza e difficoltà, soprattutto dopo i pasti potrebbe essere il segnale di fegato ingrossato e dolente e presenza di ascite in atto.
Anche il colore della pelle e della sclera dell’occhio meno bianco e più giallino potrebbe essere sintomo che qualcosa al fegato non stia funzionando. Tale manifestazione è conosciuta come ittero.
Affaticamento, stanchezza e repentini cambi di umore senza un senso, poiché non vi sono variazioni nel regime alimentari sono altre spie.
La birilubina in eccesso può portare inoltre a rush cutanei, orticarie, problemi che provocano prurito intenso che si irradia velocemente in molte zone del corpo.
Le malattie legate al fegato possono essere di tipo infettivo, come le epatiti A, B, C che vengono provocate dal contatto del nostro corpo con agenti infetti. Nulla a che vedere con fattori patogeni le malattie autoimmuni legate a questo organo.
Si tratterebbe di una risposta anomala del sistema immunitario che, anziché proteggere, attaccherebbe una parte o più del corpo. Nel caso del fegato si può essere dinnanzi ad una epatite autoimmune, colangite sclerosante primitiva, cirrosi biliare primitiva. Ovviamente si potrebbe trattare anche di neoplasie maligne, forme tumorali o problemi genetici da tenere a bada. Il consiglio resta sempre quello di non aspettare a consultare uno specialista quando sembra che qualcosa non funzioni più come prima.