La bolletta dell’acqua è uno dei documenti più comuni che si trova nelle case, ma spesso rimane un mistero per molti consumatori. Al di là del semplice costo totale, ci sono una serie di componenti e dettagli che possono influenzare il prezzo che vi troviamo sopra. La comprensione di questi dettagli potrebbe farci risparmiare davvero tanti soldi.
Una corretta lettura della bolletta, che dovrebbe corrispondere a una corretta lettura del contatore dell’acqua, permette di monitorare al meglio consumi e sprechi delle risorse idriche. Si tratta di spese che incidono tantissimo sul bilancio familiare, quindi avere una conoscenza approfondita non può che essere utile e costruttivo.
Partiamo dalla tariffa base, che rappresenta il costo fisso che un consumatore paga per avere accesso all’approvvigionamento di acqua potabile. Questo costo copre i servizi di distribuzione e manutenzione della rete idrica. Sarà quindi indipendente dalla quantità di acqua effettivamente consumata. Controlliamo l’ammontare per capire quale sia la base di spesa su cui poi dovranno essere aggiunti i consumi.
I segreti della bolletta dell’acqua creano un mondo misterioso dentro cui i consumatori rischiano di perdere tanti soldi. Il consumo effettivo di acqua è la parte variabile della bolletta e viene calcolata in base ai consumi durante il periodo di fatturazione. Dobbiamo sapere che questo valore è solitamente espresso in metri cubi e che il prezzo unitario varia a seconda della fascia di consumo e di altri fattori. Questi fattori sono la stagionalità, le tariffe differenziate applicate da alcune compagnie, eventuali politiche governative stabilite ad hoc, costi di produzione e distribuzione.
Teniamo in considerazione che a far aumentare l’ammontare delle bollette ci pensano tasse ed imposte e tariffe aggiuntive. La bolletta dell’acqua dovrebbe includere l’Iva e le imposte locali e regionali, ma anche addebiti per servizi extra come il trattamento delle acque reflue o la manutenzione dei contatori. Avere una conoscenza approfondita delle bollette e saper quindi distinguere i costi fissi da quelli variabili è fondamentale. In aggiunta alla conoscenza delle politiche di tariffazione della compagnia che ci dà servizio. È in questo modo che potremmo stabilire se il servizio che ci viene offerto è conveniente oppure non lo è.
Anche la lettura del contatore dell’acqua è un passaggio fondamentale per monitorare i consumi. Il contatore visualizza la quantità di acqua utilizzata e può essere letto in diversi modi a seconda della tipologia. Dobbiamo riuscire a interpretare correttamente i numeri e le cifre visualizzate. Esistono, infatti, contatori a lancette, contatori digitali e contatori smart. I contatori con le lancette indicano direttamente i numeri nel quadrante, il numero indicato dalla lancetta corrisponde al numero di metri cubi di acqua consumati. Alcuni contatori a lancette possono avere una scala graduata sulla fascia del quadrante; quindi, la lancetta potrebbe indicare il segmento che corrisponde al consumo.
Se il contatore è digitale, possiamo leggere direttamente le cifre. Se il display mostra 0367 significa che sono stati consumati 367 litri di acqua. Alcuni di questi contatori hanno la lettura remota, cioè sono in grado di trasmettere automaticamente i dati di consumo alla base di controllo. In questo caso la visualizzazione avverrà attraverso l’applicazione o il sito web dedicato. La lettura automatizzata dei modelli smart, invece, utilizza tecnologie avanzate, che applicano la telemetria e trasmettono automaticamente i dati di consumo al sistema di gestione. Si evita in questo modo la lettura manuale. Il monitoraggio avviene in tempo reale, i contatori smart sono in grado di dirci quanta acqua stiamo consumando e la quantità corrisponderà con i dati in possesso del fornitore. Questo ci permetterà di individuare perdite o eventuali consumi anomali in maniera tempestiva.
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