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I primogeniti sono davvero più intelligenti? La risposta della scienza

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Valentina Trogu

L’idea condivisa che i primogeniti siano i fratelli più intelligenti è appurata dalla scienza o si tratta unicamente di una credenza popolare?

Due epidemiologi norvegesi, Kristensen e Bjerkedal, hanno dato una risposta alla domanda “i primogeniti sono davvero più intelligenti?”.

Il primogenito è più intelligente?
Chi è il fratello più intelligente – Lintellettualedissidente.it

La competizione tra fratelli è ben nota. Condividere l’amore dei genitori con un’altra persona, la cameretta, i giochi, le attenzioni non è semplice. Essere fratelli è sicuramente un legame di sangue indissolubile ma ciò non significa dover necessariamente andare d’accordo.

Quante mamme e papà lamentano continue discussioni e litigi tra i figli – specialmente se dello stesso sesso. Si tratta di un passaggio quasi obbligato spesso legato alla gelosia e alla differente percezione dell’attenzione ricevuta. Serve per affermare sé stesso, il proprio ruolo in famiglia e la buona risoluzione dei conflitti dipenderà dalla capacità dei genitori di gestirli in modo sano e semplice.

Occorrerà essere osservatori lontani e attendere che i figli risolvano la questione da soli. Mai parteggiare per l’uno o l’altro, difendendo quello che appare più debole e meno capace di difendersi. Si tratta spesso del bambino più piccolo. Il grande (che tante volte grande poi non è) si reputa capace di cavarsela da solo forse proprio perché considerato più intelligente e sveglio. Ma è solo questione di età o c’è dell’altro?

I primogeniti sono più intelligenti? Cosa dice la scienza

La ricerca pubblicata dai due epidemiologi norvegesi indica scientificamente che i primogeniti sono i più intelligenti perché abituati a svolgere funzioni di tutoraggio ai più piccoli. Hanno maggiori conoscenze da trasmettere, possono accudirli in varie circostanze e sono più consapevoli del mondo che li circonda.

chi è più intelligente tra fratelli
I risultati dell’indagine – Lintellettualedissidente.it

L’intelligenza, dunque, non è legata al fatto di essere nati prima ma all’educazione ricevuta in quanto fratelli maggiori. Non conta l’età ma il ruolo attribuito da mamma e papà. Significa che un secondogenito allevato come un primogenito avrà un quoziente intellettivo superiore. Se non vi saranno differenze nell’educazione allora non ci sarà un fratello più cervellone dell’altro.

L’indagine è stata eseguita su 250 mila persone. Interessante un dato. In caso di morte prematura del primogenito, il quoziente del secondogenito aumentava. Di conseguenza facile dedurre come sia il rango sociale attribuito ad influenzare l’intelligenza.

Se nella discussione il primogenito è abituato a cavarsela da solo mentre il genitore difende il figlio più piccolo allora dimostrerà sicuramente maggior intelligenza e capacità di districarsi nelle situazioni.

Questo il risultato di una ricerca ma sicuramente ce ne saranno altre che indicheranno risultati differenti se non opposti.

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