L’assunzione di glutine può avere serie conseguenze per la nostra salute. Ecco tutti i rischi che potremmo correre senza saperlo.
La rivoluzione senza glutine (Gluten Free) è ormai ben avviata: sempre più persone eliminano questa proteina del grano dalla loro dieta. Mentre alcuni di noi possono fare a meno del glutine o ridurne il consumo per migliorare i sintomi legati alla sindrome dell’intestino irritabile o al morbo di Crohn, le persone celiache devono evitare di assumerlo, onde evitare una reazione del sistema immunitario che danneggia il loro intestino tenue.
Diverse ricerche hanno già suggerito che il glutine può favorire un aumento della massa corporea e l’infiammazione delle appendici nei topi. Tuttavia, ne sappiamo di meno a proposito degli impatti della proteina del grano sull’infiammazione generale nel corpo. In un nuovo studio, i ricercatori dell’Università di Otago a Dunedin, in Nuova Zelanda, hanno scoperto i potenziali effetti di una dieta ricca di glutine nei topi maschi. Ecco a quale conclusione sono giunti.
I rischi legati a una dieta ricca di glutine
I ricercatori hanno appurato che il glutine può causare un’infiammazione cerebrale nei topi maschi. Una scoperta che loro stessi hanno definito sorprendente, e probabilmente la prima del suo genere nella ricerca sul glutine. Per lo studio, pubblicato sul Journal of Neuroendocrinology il 17 luglio, sono stati alimentati dei topi maschi con una dieta standard a basso contenuto di grassi con il 4,5% di glutine – una quantità simile a quella che gli esseri umani consumano quotidianamente – o una dieta ricca di grassi con la stessa percentuale di glutine. Hanno anche alimentato topi con diete ad alto contenuto di grassi e a basso contenuto di grassi senza glutine aggiunto.
All’esito dei loro esperimenti, i ricercatori hanno constatato che i topi alimentati con una dieta ricca di grassi e di glutine avevano accumulato più massa corporea e grasso rispetto ai roditori alimentati con una dieta ricca di grassi senza le proteine del grano. Inoltre, i topi alimentati con una dieta a basso contenuto di grassi e ricca di glutine hanno mostrato un aumento dei livelli di proteina C-reattiva – un biomarcatore per l’infiammazione. Gli scienziati hanno anche scoperto che l’aggiunta di glutine a una dieta povera di grassi o ricca di grassi ha aumentato significativamente il numero di cellule immunoreattive e il numero di microglia e astrociti nell’ipotalamo. Microglia e astrociti svolgono ruoli vitali nelle risposte immunitarie e nel mantenimento della barriera emato-encefalica nel sistema nervoso centrale. Gli autori dello studio ritengono che questa sia la prima prova fino ad oggi che il glutine può favorire l’infiammazione del cervello, ed è possibile che ciò possa accadere negli esseri umani.
