Sei timido, introverso o entrambi? Cerca di capire tutti i segnali per percepire la differenza tra chi è introverso e chi no.
“La timidezza non è che la conseguenza di un senso di inferiorità. Se potessi convincermi che le mie maniere sono del tutto disinvolte e garbate, non sarei timido.” Questa frase di Jane Austen è tratta da uno dei suoi romanzi: Ragione e Sentimento. Quando la scrittrice riflette sulla timidezza, sottolinea il fatto che questa sia una conseguenza del non sentirsi sicuri e del non stare a proprio agio.
Dunque, per l’Austen, una condizione di timidezza impedirebbe ai suoi personaggi di stare in compagnia degli altri non perché questi preferiscano la solitudine, ma perché semplicemente peccano di mancanza di autostima. Questa riflessione ben spiega la differenza tra una persona timida e una persona introversa. Questi due termini, infatti, molto spesso vengono usati come sinonimi ma non lo sono.
Sei una persona timida o introversa? Scopri i segnali
Una prima differenza tra un introverso e un timido, è che la persona introversa non si sente particolarmente a disagio con se stesso e non si nasconde. Mostra quello che è agli altri senza problemi, a differenza delle persone timide che invece tendono a nascondere la loro vera essenza per paura di essere giudicati. Gli introversi non sentono il bisogno di esporsi, ma di certo non hanno paura di essere visti.
Un altro fattore che distingue il timido dall’introverso è che le persone timide molto spesso si sentono da sole. Desiderano stare in compagnia ma non sono abbastanza sicuri per cercarla. Una persona introversa invece ama stare da solo e dedicare del tempo a sé stesso. Non sono persone antisociali ma hanno bisogno di più tempo per ricaricarsi. Il “problema” è che una persona introversa ha dei ritmi diversi rispetto ad una persona estroversa, non sente il costante bisogno di uscire o di avere continui impegni. Non ha problemi, però, a sentirsi a proprio agio in compagnia di persone che lo fanno stare bene.
Un altro punto da considerare è che una persona timida molto probabilmente eviterà di socializzare perché si sente insicura, una persona introversa semplicemente preferisce uscite tranquille con pochi amici. Un’altra caratteristica degli introversi è quello di non sopportare gli ambienti troppo rumorosi, hanno bisogno di tranquillità e serenità. I loro sensi sono particolarmente sviluppati e non supportano i rumori del traffico, le forti chiacchiere e l’inquinamento acustico generale. Non si tratta di non sentirsi a proprio agio, ma di non sopportare un sovraccarico di stimolazione.
Molto spesso le persone timide sono incollate ai social. Sperano, in questo contesto, di fare amicizia e trovare delle connessioni con qualcuno senza esporsi troppo. Una persona introversa, invece, usa i social in maniera equilibrata perché non è alla spasmodica ricerca di una compagnia. Un introverso non è un lupo solitario, anzi ama stare con i suoi pochi e mai scelti amici. Se gli amici sono pochi non è perché c’è dell’insicurezza ma è una scelta. Insomma, per l’introverso meglio pochi ma buoni, invece una persona timida fa fatica ad aprirsi con gli altri.
Un’ultima differenza tra le due categorie di persone è che Il timido non riesce a gestire delle conversazioni perché teme di sentirsi inadeguato o inferiore, mentre la persona introversa preferisce gestire delle conversazioni solo se è realmente interessato all’argomento in questione.
Concludendo, possiamo dire che comunque non esiste una netta divisione tra chi è introverso e chi timido, si possono avere anche dei tratti in comune. L’importante è, qualora si capisca di dover lavorare su un proprio aspetto, far qualcosa per migliorare!